In novecento a Notre Dame, dopo l’ennesimo attacco terroristico, hanno alzato le mani.
Tra loro c’era il sospetto che ci fosse uno dei terroristi: insomma novecento sospettati, tutti da perquisire.
Milleottocento mani alzate per dichiararsi innocenti.
Una chiesa intera, una delle più belle e grandi del mondo, con le mani in alto.
Le immagini hanno colpito il mondo intero.
Eppure quante volte si vedono le mani e le braccia alzate per aria.
Si vedono ,non solo nei film, quando un uomo ha puntata contro una pistola, si vedono quando un ciclista taglia per primo il traguardo, se ne vedono ventidue alzate al cielo quando una squadra di calcio vince una partita , se ne vedono quando si vota per alzata di mano.
Un tempo, come recita un bel proverbio aretino, se ne vedevano a Santa Firmina, a Le Poggiola e Chiani, dove non si sta mai fermi con le mani.
Le mani si alzano anche quando non si hanno più argomenti da contrapporre, o quando non ci si fa più a finire qualcosa.
Quante volte è volte è successo a tutti noi di dover dire: “Mi arrendo, alzo le mani”!
E’ successo a tutti noi.
Ma succedesse una volta a chi neanche ci prova a fare qualcosa che avrebbe il dovere di fare per la gente perché qualcuno, non sempre la gente, gli ha dato e ben pagato il compito di fare.
Mai una volta che qualcuno di loro alzi le mani o si arrenda: sai quante chiese di Arezzo da riempire ci vorrebbero se le mani dovessero alzarle tutti quelli che, sempre e solo ad Arezzo, vengono pagati dalla gente per fare qualcosa che fanno finta di fare per la gente!