In punta di piedi, mai come questa volta ma – parola d’onore – non per deferenza nei confronti di un grande giornale, vogliamo segnalare un certo tasso di incoerenza giornalistica sulla notizia della bambina di 9 anni sparita da ieri e – vivaddio – ritrovata viva stamattina lungo la Chiana.
Stante quanto riportato nella prima news battuta da La Nazione e pubblicato sul sito on line del quotidiano cittadino, infatti:
la piccola protagonista di questa disavventura a lieto fine, avrebbe vissuto un’odissea non lungo il Canale Maestro, com’è effettivamente successo, ma tra il sommario e il corpo dell’articolo pubblicato on line da La Nazione.
Leggere, per credere:
il sommario, sotto il titolo, racconta che la piccola ha trovato rifugio sotto un ponte;
dentro l’articolo c’è scritto che la stessa bambina ha girovagato tutta la notte per la campagna.
L’incoerenza è duplice:
- Là esiste un ponte e uno di numero ma non è stata trovata sotto quel ponte e se avesse davvero girovagato per i campi, poi, avrebbe dovuto ridiscendere l’argine, fin laggiù, sotto l’arcata di Ponte alla Nave;
- Se la bimba avesse girovagato per la campagna si sarebbe allontanata dalla sponda del Canale, aggrappata alla quale è stata ritrovata di mattina.
A meno che, dopo aver girato in tondo, la piccola non fosse tornata ad aggrapparsi alla sponda. Laggiù in fondo all’argine. Ipotesi che non sembra plausibile.
In conclusione:
questa bambina non ha vissuto un’odissea tra il sommario e l’articolo de La Nazione.
Ha passato una reale disavventura, realmente descrivibile anche dal maggiore quotidiano cittadino, se materialmente fosse accorso sul luogo del ritrovamento in vita della piccolina.