Questa mattina studenti, professori, ragazzi e cittadini hanno partecipato al terzo sciopero globale per il clima.
Lo scopo dei manifestanti è chiaro e lo hanno gridato per tutto il centro storico di Arezzo: chiedere maggiore interesse da parte della classe dirigente verso i problemi ambientali.
Il corteo è solo l’ultimo frutto di un movimento globale che ormai da quasi un anno porta in piazza il malcontento, soprattutto dei ragazzi, verso una politica che loro reputano “indifferente e inefficace verso lo stringente problema del riscaldamento globale e della distruzione dell’ecosistema Terra”.
Oltre 1000 presenze hanno formato un lungo corteo che si è snodato da piazza San Jacopo, passando per piazza Guido Monaco, toccando la chiesa della Badia, Piazza Grande, fino ad arrivare in piazza della Libertà, davanti al palazzo della provincia e del Comune.
I ragazzi in verde non si portano a casa solo il ricordo di una marcia già molto sentita dalla cittadinanza, ma hanno ottenuto l’interesse del sindaco che si è detto disponibile ad un colloquio strutturato, che è già stato fissato per il 22 ottobre alle ore 17,00.
Il lungo corteo è stato possibile grazie al lavoro del gruppo Fridays For Future Arezzo, con l’aiuto di Parents For Future Arezzo, della CGIL e la Federazione degli Studenti Aretini.
Adesioni da tutti gli istituti della provincia, con lo sciopero di Geometri del Vasari
Presente anche una folta delegazione di studenti di Rondine, Cittadella della Pace, di Legambiente e di altre associazioni ambientaliste e animaliste.