Abbiamo perso il contatto con il cibo che mangiamo ogni giorno. Non si sa chi l’ha coltivato, da dove viene, cosa contiene.
Si guarda il prezzo e si mangia senza pensare alle conseguenze sul nostro corpo.
Ogni giorno noi costruiamo il nostro corpo con il cibo e con il respiro.
QUALITÀ e SICUREZZA NUTRIZIONALE.
Stiamo attraversando il tempo del più rapido cambiamento nella produzione del cibo. La crisi della agricoltura coinvolge anche l’industria alimentare e la grande dustribuzione commerciale alimentare.
Coinvolge tutti noi perché ogni giorno mangiamo tra 2-3 kg di cibo.
La lunga catena alimentare termina nella nostra bocca, nel nostro intestino, nel nostro corpo condizionando la nostra salute e durata della vita.
La ricerca scientifica sta dimostrando che il valore nutrizionale degli alimenti si sta riducendo.
Una agricoltura che mira alla massima resa agraria in campo genera alimenti meno nutrienti.
Nell’immagine la progressiva riduzione dei nutrienti, proteine, minerali, vitamine….
Il Parlamento Europeo non è’ riuscito a decidere l’etichettatura nutrizionale degli alimenti. Hanno perso tempo nella divisione tra le due proposte: Nutriscore e Nutrinform Bactery.
Due proposte da rifiutare perché non utili ai consumatori. Esistono altre possibilità di etichettatura nutrizionale, ma non sono state prese in considerazione. Nessuno parla della modalità’ per tracciare tutta la catena alimentare: agricoltura, industria alimentare, grande distribuzione commerciale.
A noi che mangiamo chi ci pensa?
Non si ha una valida etichettatura nutrizionale, non si ha la tracciabilita’ degli alimenti che può’ essere realizzata attaversi la tecnologia di blockchain, che potrebbe di essere anche di aiuto agli agricoltori per il loro reddito economico.
La blockchain mette in rapporto tra agricoltura, industria alimentare, grande distribuzione commerciale. Si parte dalla coltivazione della materia prima, alla trasformazione, al deposito, la produzione, confezionamento e distribuzione del prodotto alimentare.
Attraverso l’uso di un semplice QR code nell’etichetta degli alimenti e’ possibile a ciascuno di noi, ricostruire il processo di produzione e conoscere perfettamente cosa va ad acquistare. Avere un Regolamento europeo e decreto attuativo in Italia con obbligo di utilizzo di una tale tecnologia, vorrebbe dire che i produttori che utilizzano processi produttivi meno sani e di scarsa qualità e sicurezza nutrizionale verrebbero penalizzati.
Chi non accetta di entrare nella blockchain vuol dire che produce cibo non adeguato ad una domanda di alimentazione consapevole.
La sovranità alimentare italiana la si realizza anche con la block chain che garantisce la qualità e la sicurezza nutrizionale degli alimenti che ogni giorno “generano” il nostro corpo, la nostra salute.
Ma nessuno ne parla.
