Se dopo la vittoria all’esordio abbiamo detto di non farci prendere dall’euforia dopo la sconfitta di ieri non dobbiamo abbatterci. L’Arezzo ha tenuto testa per tutti i primi 45’ ad una delle grandi favorite del girone per la promozione in B poi, nella ripresa il calo degli amaranto ha dato linfa ad una squadra esperta.
Arezzo e Carrarese sono due compagini che tendono ad imporre il loro gioco e lo spettacolo ne ha guadagnato deliziando i quasi 5.000 spettatori presenti.
Certo il risultato ha penalizzato l’Arezzo ed il pubblico è uscito con l’amaro in bocca anche perché, un po’ in tutti noi, c’era la speranza di poter festeggiare i 100 anni con l’impresa del punteggio pieno.
Non è avvenuto, restiamo con i piedi saldi per terra e non abbattiamoci più del dovuto.
Già dando un’occhiata alle formazioni scese in campo ci possiamo rendere conto di quale differenza ci sia tra le due contendenti.
Indiani manda in campo Renzi (2004) Bianchi (2003) Coccia (2002) e Masetti (2001) oltre a Pattarello (1999) e Mawuli (1998).
Per Dal Canto il più giovane, e unico “millenial” tra gli undici è Grassini (2000). Eppure la gioventù amaranto ha tenuto testa all’esperta formazione marmifera.
L’Arezzo ha grossi margini di miglioramento, una condizione da portare al 100% ed alcuni giocatori che, venendo da annate nelle quali hanno giocato pochissimo, sono in ritardo di preparazione.
Inoltre anche gli obiettivi degli amaranto non sono certo quelli di un campionato di vertice ma di una tranquilla salvezza.
Con tutto ciò non vogliamo certo dire che tutto va bene. Indiani ed il suo staff devono di certo correggere gli errori palesati ieri (ed anche nell’esordio contro il Rimini seppur mitigati dalla vittoria).
Tra le cose da tenersi strette l’azione del goal del vantaggio di Pattarello con Settembrini che si libera benissimo e fa un assist millimetrico al compagno.
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