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Dal sacro al profano a Castelsecco

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Nell’antichità sulle colline di San Cornelio o Castelsecco, come si voglia dire, pare che nacque l’antica Arezzo etrusca, tra i cui riti religiosi vi erano i famosi “baccanali”, orge e sesso sfrenato reso sacro per le divinità, ad essi dedicato.

Oggi di sacro non è rimasto più nulla di quel sesso, se non lo squallore delle prostitute e dei loro clienti (squallidi), che appunto a Castelsecco lasciano tracce disgustose.

Maree di preservativi usati, fazzoletti sporchi, tracce organiche e rifiuti di ogni genere, hanno trasformato la collina in un merdaio assoluto.

Per un decennio (1976 – 1986) l’area sacra di Castelsecco, è stata inserita nella lista delle candidature al patrimonio Unesco.

castelsecco2

Foto degrado inviata da lettore

Nel 1976, dopo che il teatro fu scavato dal professor Guglielmo Maetzke, fu inserito dall’Unesco fra i tesori dell’umanità.

Nel 1986 dopo una visita di un ispettore della stessa Unesco, San Cornelio fu depennato per indegnità, visto il degrado e lo scempio in cui si trovava il sito: spine, rovi, malavita, discariche abusive, perfino un percorso di cross tra le antiche mura etrusche.

Pensare che con una adeguata manutenzione, una resa in sicurezza e un restauro delle strutture antiche, dal “puttanaio” odierno si potrebbe avere un sito di interesse turistico.

Ancora una volta viene da pensare che l’attuale amministrazione, oltre alle ruote e ai mercatini, non ha volontà di valorizzare la storia e cultura autentica della nostra Arezzo.

Questo è un appello perché sia posta attenzione e sia attivata la volontà di agire per sanare il degrado, che sempre di più pare avvolgere la nostra zona.

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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