Prima il babbo di MariaElena Boschi, vicepresidente vicario dell’agonia di BancaEtruria, poi il babbo di Matteo, Tiziano Renzi, indagato per traffico illecito di influenze, ma che poi, è quello che dice lui, si era solo rivolto a un amico perché caldeggiasse con Marroni, l’amministratore delegato di Consip la destinazione di una statua della Madonna di Medugorje all’ospedale Meyer di Firenze.
Che per la verità ha poi detto che della statua non aveva poi tanto bisogno.
E alla fine qualcosa ha voluto dire anche il babbo di Luca Lotti, ministro non sfiduciato come volevano grillini, ma anche lui finito nella bufera di Consip.
“Anch’io sono un babbo – ha detto il papà di Lotti in una intervista ad Alessandra Arachi del Corriere della Sera – ma credo di non essere minimamente messo alla pari di altri babbi”.
Insomma – commenta Denise Pardo su L’Espresso – nel giglio magico ci sono babbi più babbi degli altri.