L’ Italia è il Paese che detiene più medaglie d’oro nel mondo nello sport, poco olimpico, di chi ci mette meno tempo a salire sul carro di chi comanda e a scendere dal carro quando chi comandava non comanda più o comanda di meno.
E’ anche il Paese dove tutti dicono una cosa nei giorni pari e nei giorni dispari dicono esattamente il contrario.
Che c’è di strano, quindi, se chi ha scoperto il nuovo sport di chi nei giornali fa più foto alla spazzatura fuori dai cassonetti, ai panni stesi alla finestre di palazzi abbandonati, al degrado che lasciano i senzatetto che non puliscono dove si riparano dal freddo, solo qualche mese fa decantava l’assessore alla manutenzione perché stava pulendo una città che quelli che erano prima a Palazzo Cavallo tenevano sporca.
Che c’è di strano se chi qualche mese fa applaudiva lo stesso assessore perché piantava i paletti sul marciapiede del sottopassaggio di Via Vittorio Veneto per far scendere di bicicletta i ciclisti indisciplinati, oggi scopre che quei paletti non servono a niente, perché i ciclisti si divertono a correrci intorno, mentre i disabili si sforzano di aggirarli.
Che c’è di strano se chi è a corte dell’assessore, dopo averlo nominato nei giorni pari campione dell’ordine, della motosega sui lecci, genio del paletti anticlisti indisciplinati, ora nei giorni dispari pensa che nel sottopasso bisogna trovare altre soluzioni.
E poi quest’anno non è mica bisestile: non ci sono mica due giorni dispari uno dietro l’altro tra febbraio e marzo.
Neanche il calendario ti costringe a dire la stessa cosa per due giorni di seguito.