Anche a l’Ortica interessa sapere chi è stato l’aretino dell’anno. Solo che non sarebbe l’Ortica se non scegliesse come aretini o aretine dell’anno i più cattivi in città e nei dintorni. E siccome , noi aretini, siamo tutti un po’ cattivi, l’Ortica non apre un referendum tra i suoi lettori. Chi è stato più cattivo l’Ortica se lo sceglie da sé.
Vince, mettendo un abisso tra sé e il secondo, Stradivarius, il nuovo negozio aperto all’angolo tra via Roma e il Corso. Questa la motivazione: E’ riuscita nell’ impresa , che nessuno avrebbe ritenuto possibile, di peggiorare il palazzo della ex Banca Toscana che era già il più brutto mai costruito ad Arezzo.
Secondo, Marco Meacci, patron di Passioni Festival. Con la seguente motivazione: Grazie ad una kermesse che porta ad Arezzo i più famosi autori di libri, spettacoli, cervelli non in fuga italiani, e con la complicità di un perugino come Mattia Cialini , pur con l’attenuante di aver affidato la direzione artistica ad Andrea Scanzi, che promuove in giro per il mondo l’immagine di Arezzo, si è costruito una posizione così dominante sul mercato della cultura aretina da scoraggiare ogni iniziativa della concorrenza. Tutto ciò senza che l’Antitrust muova una foglia. Per non parlare del Comune.
Terzo . Gigi Alberti, anchorman di Teletruria. Con la seguente motivazione: invade l’etere e il Web di pubblicità del Presepe vivente delle Ville di Monterchi. Fornendo così all’Anas buoni motivi per bloccare i lavori, in corso da 60 anni, del completamento della Due Mari: come si può dare torto all’Anas quando dice che se costruisse il tratto tra le Ville e la E 45, tutti tirerebbero dritto senza visitare il Presepe Vivente de Le Ville? E così della Due Mari se ne riparlerà tra altri 60 anni
Quarti, i consiglieri comunali del Pd. Con la seguente motivazione: dopo essere riusciti nella impresa di perdere Palazzo Cavallo, ora si sono scatenati in una opposizione al sindaco Ghinelli su tutto. Per far cadere la Giunta fanno il diavolo a quattro: intervengono tutti per impedire a Ghinelli e al suo vicesindaco di fare le cose. E così la città è rimasta dove l’aveva lasciata Fanfani che, anche senza far niente, poteva lasciar lavorare i suoi assessori quasi come li lasciava lavorare l’opposizione che non li ostacolava come fanno oggi i consiglieri del Pd. Se questi continuano così, costringendo la Giunta ad ascoltare tutto il programma che hanno già pronto per cambiare la città, va a finire che si portano dietro anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Domenico Chizoniti, amico di Marine Le Pen e soprattutto della nipote Marion.
Quinti, i Vigili urbani. Con la seguente motivazione: non lasciano in pace chi lascia la macchina sopra i marciapiedi, fermano chi guida con il telefonino in mano e non fanno neanche entrare con l’auto dentro la stazione. Per di più se la prendono con le donne che lavorano di notte al freddo e sotto l‘acqua, non vogliono neanche che qualcuno si fermi per aiutarle.
