Il caffè normale contiene caffeina.
Il caffè di orzo contiene beta glucani.
Due mondi nutrizionali lontani tra loro con effetti del tutto diversi.
Sono entrambi utili però e possono andare d’accordo.
Cominciamo con caffè di orzo, il cereale più antico.
I pani della Bibbia sono ottenuti con farina di orzo. Il caffè di orzo può essere preparato utilizzando polvere solubile di orzo.
Il caffè di orzo e’ nero per la tostatura dei suoi chicchi.
E’ consigliato di utilizzare almeno tre cucchiai di orzo mondo, solubile.
Ogni cucchiaio contiene 10 grammi circa di polvere solubile di orzo tostato, tre cucchiai di polvere di orzo forniscono: 18 g di carboidrati, 4 g fibra alimentare idro solubile (beta glucani) 3 g proteine, L 0.8 g lipidi. Il valore nutrizionale del caffè di orzo sta nei suoi beta glucani.
Sono utili alla salute intestinale perché vengono “mangiati” dal nostro microbiota intestinale. I beta glucani sono fibra idrosolubile che protegge la parete intestinale. La scorza di arancio aiuta l’azione dei beta glucani.
Consiglio l’assunzione di bevanda calda di orzo durante i pasti principali, per favorire il passaggio del cibo dallo stomaco nell’intestino, prevenendo il reflusso gastro esofageo, favorendo la digestione, controllando il gonfiore addominale, agire nel colon con diverticoli, nutrire il microbiota.
Ottima scelta assumere il caffè di orzo assieme al kefir nel dopo cena prima di andare a dormire.
Facilita il sonno e le funzioni intestinali nutrendo il microbiota (batteri intestinali).
Una tazza di bevanda calda di orzo e’ una sana integrazione di beta glucani, di fibra alimentare idrosolubile.
LA CAFFEINA e LE SUE AZIONI
Il caffè normale contiene caffeina, che è una molecola (1,3,7 trimetilxantina), capace di interagire con specifici recettori biologici che regolano la funzionalità del sistema cardiovascolare, endocrino e nervoso.
La caffeina favorisce il rilascio di due ormoni chiamati adrenalina e noradrenalina, dette catecolanime, che favoriscono l’aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori.