Lo certifica La Nazione e se lo fa per “le sue battaglie” bisogna credergli: dal centro storico se ne vanno tutti, residenti, commercianti, perditempo, trattorie, ristoranti suonatori e fioristi ambulanti.
I conti precisi li ha fatti La Nazione: in piazza San Domenico abitano tredici persone, neanche un cane, qualche gatto randagio.
In Piazza Grande va un po’ meglio, ma ad abitarci sono rimasti ormai in venti.
E se c’è qualche gatto è perché scende da Borgunto.
Per fortuna tutti i giorni arriva negli uffici del Palazzo della Fraternita dei Laici il primo rettore, il dottor Rossi, che non si occupa solo delle diete.
Quando ha letto che in Piazza oltre a lui ci sta solo una ventina di persone, c’è rimasto così male che gli è venuto un paio di dubbi: ma La Nazione mica si sarà dimenticata di qualche rifugiato o qualche clandestino che ha messo casa in qualche scantinato?
E poi mica ci sarà qualche residente che fa finta di essersi trasferito e per non pagare l’Ici è andato ad abitare nei cunicoli dell’acquedotto vasariano nascosti sotto la piazza?
Il dottor Rossi non ha perso tempo, prima ha verificato che in effetti di rifugiati alla luce del sole non c’è neanche l’ombra.
Poi ha chiamato i Vigili del Fuoco, si è vestito come un palombaro e si è calato nei cunicoli che conosce come le sue tasche.
Li ha girati in lungo e in largo, è venuta perfino Teletruria a intervistarlo, ma alla fine ha constatato che anche i cunicoli sono spopolati: sono scappati anche i rifugiati, perfino le talpe sono andate in periferia.
Ma il dottor Rossi non è tipo che si rassegni: quei cunicoli fatti al tempo del Vasari sembrano fatti apposta per portare in Piazza qualche turista in più.
E subito ha messo al lavoro geometri e ingegneri per aprire i cunicoli ai turisti che non soffrono di claustrofobia.
Un rischio calcolato.
Tra chi non ha paura dello stretto, e va dentro il cunicolo che attraversa la Piazza sotto la lizza del Saracino, potrebbe sempre esserci qualche quartierista che si è stufato dei cappotti di Porta Santo Spirito e apre la botola del cunicolo proprio quando sopra ci passa il cavallo del Cicerchia.
Ma anche questo è tutto calcolato.
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