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domenica, Ottobre 27, 2024
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Asse intestino microbiota, cervello, tessuto adiposo

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Svuotate gli adipociti del loro grasso per dimagrire riducendo il numero delle calorie giornaliere.
Così si e’ pensato e si pensa ancora oggi.
Ma l’obesità cresce e si diffonde sempre di più.
Vuol dire che non è la strada giusta per eliminare l’obesità.
Per il controllo della massa grassa corporea occorre alzare l’orizzonte scientifico.
Vediamo il viaggio del cibo dentro il nostro corpo.

La PRIMA TAPPA è l’intestino dove viene accettato il cibo.
La parete intestinale ha cellule sensoriali capaci di informare il cervello cranico sugli alimenti ingeriti con due modalità:
1- nervo vago registra tutte le stimolazioni viscerali generate dall’arrivo del cibo nell’intestino per veicolarle all’ipotalamo, regista metabolico ed ormonale dell’intero organismo
2- ormoni intestinali che passano nel sangue e agiscono su alcuni organi (cervello-pancreas- fegato-tessuto adiposo). Il microbiota intestinakd produce molecole attive su intero organismo.

La SECONDA TAPPA del viaggio del cibo in noi e’ il cervello – ipotalamo che ricevono gli impulsi nervosi del nervo vago, gli ormoni prodotti dalle cellule della parete intestinale, le molcole date dal microbiota.
Esiste quindi una comunicazione diretta tra intestino – microbiota – cervello ipotalamo, che può essere compromessa da processi infiammatori e disfunzionali intestinali.
L’obesità nasce dall’intestino per l’azione della quantità e qualità molecolare del cibo ingerito, che interrompe la comunicazione tra intestino e cervello.

La TERZA TAPPA è l’arrivo delle molecole alimentari introdotte nei pasti giornalieri attraverso il sangue all’ipotalamo (un insieme di nuclei nervosi in grado di leggere la composizione nutrizionale del sangue, di generare il comportamento alimentate, la fame, l’appetito, il piacere alimentare…).
Un eccesso di glicemia, di insulina, di acidi grassi entra nei nuclei nervosi dell’ipotalamo creando una INFIAMMAZIONE IPOTALAMICA, che blocca la comunicazione con intestino e con il tessuto adiposo.
Il blocco o il via libera al dimagrimento parte dall’ipotalamo.
Per una riflessione concreta: il farmaco semaglutide agisce sull’ipotalamo.
Con la infiammazione ipotalamica non si elimina grasso corporeo.

La QUARTA TAPPA è il tessuto adiposo, che è collegato con l’ipotalamo con una comunicazione bidirezionale.
Il tessuto adiposo è un organo sensoriale e percepisce la qualità molecolare dei singoli acidi grassi alimentari, arrivati con il sangue negli adipociti.
L’ ipotalamo deve conoscere ciò che c’è in deposito energetico nel tessuto adiposo.
Nella condizione di infiammazione ipotalamica ed infiammazione del tessuto adiposo salta la comunicazione nervosa tra ipotalamo e grasso corporeo.
Si riduce la lipolisi.
Il risultato è accumulo progressivo, irreversibile di massa grassa.
Si cade nella obesità e nelle patologie correlate: diabete, aterosclerosi, ipertensione arteriosa….decadimento cognitivo, tumori.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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