Come promesso scrivo sulla azione degli additivi chimici, emulsionanti.
Gli emulsionanti sono molecole chimiche usati per “tenere insieme” componenti alimentari diverse tra loro per ottenere un prodotto alimentare.
Se si aggiunge olio all’acqua, i due liquidi non si mescoleranno mai.
Ciò almeno fino a quando non venga aggiunto un emulsionante.
Gli emulsionanti sono la chiave grazie alla quale l’olio non si separa dall’aceto nella maionese, il cioccolato può essere plasmato e modellato in diverse barrette di cioccolato…
Nelle etichette sono indicati con E400 fino a E499.
Possono essere naturali e artificiali.
Gli alimenti contenenti additivi chimici sono definiti ultra processati.
Sempre più numerose evidenze scientifiche dimostrano gli effetti negativi degli additivi, tra questi gli emulsionanti, sul monostrato epiteliale che riveste l’intera parete intestinale e sul microbiota intestinale.
In particolare la loro azione sul muco, un liquido denso che ricopre l’intera parete intestinale nella parte dove scorre il cibo ingerito.
L’immagine descrive lo spessore del muco nello stomaco dove ha la funzione di resistenza all’acido cloridrico che senza muco danneggerebbe la parete gastrica.
Il muco e’ meno denso e più diffuso nell’intestino tenue, nel colon abbiamo un doppio strato di muco. Ogni giorno il nostro intestino produce 10 litri di muco.
Gli additivi chimici, gli emulsionanti danneggiano lo spessore del muco.
La parete senza muco o con scarso muco e’ esposta alla qualità e quantità del cibo ingerito.
Il cibo dove passa lascia il suo segno sulla parete intestinale che può essere una azione positiva oppure negativa.
Nascono i segni e i sintomi clinici: reflusso gastro esofageo, meteorismo, dolore, stipsi, diarrea, intestino irritato (IBS), intestino infiammato (IBD), poliposi, cancro stomaco e colon. Esiste un rapporto vitale tra muco e microbiota in ogni tratto intestinale.
E’ nel colon che la perdita del muco manifesta la sua azione negativa. Nel colon ci sono due stati di muco (come si può vederenell’iimagine sopra).
Lo strato esterno che guarda verso il lume intestinale e’ spesso e contiene il microbiota.
Lo strato interno e’ a contatto diretto con la parete, ed e’ più piccolo e senza batteri.
La destrutturazione dei due strati del muco nel colon ad opera degli additivi chimici ed emulsionanti genera condizioni disfunzionali (stipsi, dolore, diarrea, meteorismo, senescenza del microbiota, diverticolosi, disbiosi …) e patologie (rettocolite ulcerosa, poliposi, tumore colon…).
Negli Stati Uniti esiste un vasto movimento di opinione per l’affermazione di cibo non addizionato di additivi chimici: Clean Label Project.
Credo che sia necessaria una riconversione tecnologica dell’attuale industria alimentare.
La natura offre il cibo.
L’industria alimentare offre prodotti alimentari addizionati con additivi chimici.
Mangiare più cibo e meno prodotti alimentari.
Saper scegliere il proprio cibo.