Il modello assistenziale della casa di riposo cittadina è stato presentato a venti ragazze del corso di infermieristica
Le studentesse della University of Oklahoma a lezione dalla Casa di Riposo “Fossombroni”. Il modello assistenziale dello storico istituto aretino noto come Casa Pia è stato presentato a venti ragazze statunitensi del corso di infermieristica che, arrivate ad Arezzo per arricchire il loro percorso accademico con un’esperienza di vita e studio all’estero, hanno trascorso una giornata di formazione dedicata specificatamente al funzionamento delle RSA.
La lezione in aula e la successiva visita agli ambienti della “Fossombroni” hanno permesso di confrontare il funzionamento delle case di riposo in Toscana e delle case di riposo in America, con un focus specifico sul delicato e centrale ruolo del personale infermieristico all’interno di queste realtà. «L’essere infermiere – ha spiegato Debora Testi, presidente della Casa di Riposo “Fossombroni”, nel suo saluto alle studentesse, – è una missione dove la professionalità e l’umanità sono poste al servizio degli altri. Dai vostri occhi traspare la gentilezza per prendersi cura delle persone e delle loro fragilità: siamo felici di aver portato un piccolo ma importante contributo al vostro percorso di formazione universitaria».
La formazione ha preso il via con un momento teorico direttamente nelle aule della University of Oklahoma tenuto da Stefano Rossi (direttore della Casa di Riposo “Fossombroni”) e da Daniele Raspini (direttore per ventidue anni della Casa di Riposo “Martelli” di Figline Valdarno e attualmente consulente nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari). Questo incontro ha permesso di illustrare l’organizzazione delle RSA prevista dalla Regione Toscana, la strutturazione dei servizi, i ruoli degli infermieri, e le modalità di accoglienza e di assistenza, fornendo così un focus teorico che ha poi trovato seguito concreto nella visita ai diversi locali della Casa Pia per incontrare il personale e per scoprire gli ambienti maggiormente caratterizzanti, a partire dalla Stanza Multisensoriale. «Il nostro istituto – ha spiegato Antonio Rauti, consigliere con delega al sociale, – continua a fare rete con realtà locali per reciproche occasioni di crescita, arricchimento e socializzazione. L’incontro e la formazione alla University of Oklahoma esprimono proprio questa natura di istituto al servizio dei bisogni del territorio e di chi vive il territorio».
La giornata di formazione ha rinnovato il legame di amicizia e collaborazione tra la Casa di Riposo “Fossombroni” e la University of Oklahoma, due realtà con sedi adiacenti nel centro storico aretino. L’incontro con le studentesse di infermieristica, ad esempio, era previsto con costanza fino al drastico stop imposto dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenti limitazioni. Le visite da parte dei ragazzi statunitensi agli ospiti dell’istituto sono ora riprese con continuità per tornare a proporre occasioni di conoscenza, di incontro intergenerazionale e di scambio interculturale, andando così a vivere momenti di reciproco arricchimento. «Esporre i nostri studenti a diversi contesti sanitari e sistemi di assistenza, specialmente in un Paese diverso – spiega Emma Kientz, Professore Associato e Assistente Preside degli Affari Accademici dell’University of Oklahoma, – favorisce una maggiore consapevolezza e sensibilità alle differenze culturali e alle somiglianze nell’assistenza che forniscono ora come infermieri e studenti infermieri, ma li influenzerà anche nei loro futuri ruoli di leader infermieristici man mano che avanzeranno nelle loro pratiche».