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sabato, Marzo 30, 2024
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Il corpo, la memoria, le proteine

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Il metabolismo corporeo e’ composto da due fasi:

1 – FASE CATABOLICA passaggio da molecole complesse a molecole semplici, il dimagrimento appartiene a questa fase. Esempio: un acido grasso viene modificato nei mitocondri cellulari ad anidride carbonica, acqua ed energia biochimica (ATP)

2- FASE ANABOLICA passaggio da molecole semplici a molecole complesse, esempio vitale del corpo umano e’ la sintesi delle proteine nelle nostre cellule.
La fase anabolica genera un corpo giovane, efficiente.
Con il passare degli anni la fase anabolica, creatrice del nostro corpo, si riduce nettamente. La persona si riduce in altezza, perde forza, perde muscolo, decade nella memoria.
Per gestire il passaggio dell’età occorre saper gestire la sintesi proteica nelle nostre cellule. Tutti concentrati sui carboidrati sui grassi, sul colesterolo, sul dimagrimento, ci siamo dimenticati della sintesi delle proteine cellulari.
Le proteine sono generate dal nostro DNA cellulare, che utilizza gli amminoacidi alimentari. Se una persona si trova in uno stato di insulino resistenza e’ candidata ad invecchiare prima perché non ha una buona sintesi delle proteine.
L’insulino resistenza esprime la presenza di insulina che non e’ più in grado di esercitare la sua azione anabolica.
Eseguendo due analisi: glicemia ed insulina, elaborando indice HOMA si arriva a conoscere se siamo o non siamo in stato di insulino resistenza.
Essere in uno stato di insulino resistenza vuol dire cadere nella resistenza anabolica cioè nella incapacità di produrre proteine cellulari.
Essere in stato di insulino resistenza e di resistenza anabolica vuol dire rapida decadenza strutturale, funzionale ed estetica.
Vuol dire cadere nella SARCOPENIA: perdita rapida ed improvvisa di massa magra muscolare ed ossea, perdita di vitalità, caduta di energia quotidiana, perdita di memoria.Occorre uscire da insulino resistenza anabolica e conoscere quale nutrizione.
Occorre mangiare in ogni pasto almeno 20 g di proteine (vegetali e/o animali).
Ogni giorno occorre introdurre 1.20 / 1.50 g di proteine per kg di peso forma corporeo.

Esempio io ho un peso forma di 72 kg, devo introdurre ogni giorno almeno 86 g di proteine, da alimenti vegetali ed animali.
La sintesi delle proteine avviene nelle tre ore dopo inizio di un pasto.
Se in un pasto non introduco almeno 20 g di proteine (vegetali e/o animali) la sintesi proteica, la fase anabolica, sono compromesse.Ogni cibo possiede una sua dose di proteine: 100 g di carne rossa ha 18 g di proteine, il pesce 20 g, uova 11 g, lenticchie 27 grammi.

Occorre saper scegliere gli alimenti per arrivare a 20 g di proteine a pasto.
Il 4% delle proteine del cervello ha un turnover giornaliero.
Se i neuroni cerebrali non hanno una efficiente sintesi proteica, il cervello ha decadimento cognitivo cerebrale.
I “libri” dei nostri ricordi sono scritti con le proteine.
La memoria e’ proteine.
Senza sintesi proteica adeguata si perde la memoria.
Scompare il libro

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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