Il sindaco Ghinelli e l’assessore ai lavori pubblici, Gamurrini l’hanno messo tra le priorità dei progetti che saranno finanziati con i diciotto milioni per la riqualificazione delle aree degradate.
Il restauro dei giardini della stazione, noti anche come i giardini del Porcinai che li progettò più di ottanta anni fa, sarà, insomma il primo a partire.
Ma il Comune è sempre in tempo a ripensarci: non sarà il caso di coprire d’asfalto anche quelle che una volta erano aiuole verdi e ora sono terra bruciata?
C’è qualcuno che ha rispettato il divieto di passaggio sul verde pubblico, come avvertono i cartelli appesi alle catene nel tratto dei giardini che il Porcinai allungò oltre il Bastione di Santo Spirito?
E se e quando sulle aiuole che non basta passarci a piedi e neanche in bici per devastarne così come sono stati devastati anche i bordi in cemento, tornerà il verde, ci sarà il modo di far capire che quello è verde pubblico?
Ci pensi bene il Comune, prima di spendere i soldi (anche quelli pubblici).
Asfalti tutto e chi usa i giardini come una piazza stia attento almeno a non farci le buche.
Per passarci, senza inciamparci poi anche quelle bisogna coprirle.
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