Lo avevo promesso, mantengo l’impegno e scrivo sulla sindrome vagale.
La parola sindrome esprime l’insieme dei sintomi e dei segni di una patologia, generata dal nervo vago: cefalea, stanchezza, apatia, tristezza, aritmie cardiache, dolore cervicale, nausea, depressione, caduta tono umore, mancanza di vitalità, vomito dopo i pasti, improvvisi svenimenti…, brusche variazioni pressione arteriosa.
Esso è il lato oscuro, nascosto, viscerale, del nostro vivere, svincolato dalla nostra volontà, che possiamo però modulare con una sana alimentazione e salutare stile di vita.
Noi possiamo decidere gli alimenti da ingerire, ma quando il cibo è entrato nel nostro intestino è svincolato dalla nostra volontà, ma agisce sul nervo vago.Il cibo dove passa, lascia il suo segno sulla parete intestinale e stimola i neuroni distribuiti su tutta la lunghezza del sistema intestinale.
Per evitare la sindrome vagale occorre conoscere il proprio intestino e saper scegliere il proprio cibo.
E’ la qualità degli alimenti a generare infiammazione sulla lunga parete intestinale.
Non e’ certo il calcolo giornaliero delle Calorie.
Quando mangiamo non siamo mai soli, miliardi di batteri intestinali, il microbiota, mangiano i nostri stessi alimenti e producono molecole in grado di stimolare il nervo vago. Prossimo post: microbiota-nervo vago- depressione- mancanza di vitalità.
In Giappone considerano l’intestino, la cavità addominale come la sede dell’anima: hara (腹), che significa pancia.
Il suicidio del samurai, harakiri, significava tagliarsi l’addome per liberare l’anima.
Noi in occidente non abbiamo la stessa considerazione dell’intestino.
E sbagliamo chiamando l’intestino il secondo cervello.
E’ una affermazione giornalistica.
C’è molto di più.
Il nervo vago condiziona il cervello cranico con le sue stimolazioni sensoriali, nascenti dall’intestino, dal ruolo del cibo, dagli organi addominali, dal cuore, dal polmone… ed obbliga il cervello cranico a rispondere, a dialogare con gli altri organi.
Superare Cartesio: la “mente” non sta solo nel cervello cranico.
Si dottore…va bene..ma mi sembra che lei sia rimasto sul vago.