Ha ammesso le sue responsabilità il padre che aveva riempito il centro storico di Arezzo con decine di scritte offensive nei confronti di una professoressa del figlio che aveva bocciato.
L’uomo, un 59enne, dovrà rispondere di imbrattamento aggravato e diffamazione: durante un confronto svolto nel tribunale di Arezzo ha ammesso le proprie responsabilità spiegando le motivazioni del gesto.
“Dopo la bocciatura mio figlio ha cambiato scuola e lì ha preso subito un bellissimo voto dimostrando di essere preparato”, ha spiegato il padre.
Da li sarebbe scaturita la rabbia contro la professoressa del Liceo Scientifico, che, secondo l’uomo, avrebbe avuto un comportamento persecutorio verso suo figlio.
Il caso è stato aggiornato al 24 febbraio.