Come raccontano le foto che corredano questo articolo, a metà febbraio il prato del parco del Prato, martoriato a Natale, non resuscita.
Magari qualcosa succederà a primavera avanzata, ma intanto per mesi e mesi il prato è diventato un campo di guerra.
Chiazze di gasolio, ghiaia sparsa qua e là, ruotate di camion, erba giallo bianca, residui di falò giganti.
Una vera schifezza sotto gli occhi di tutti, turisti compresi.
Sono stato in Duomo in occasione della ricorrenza della Madonna del Conforto e sull’ex prato giocavano un sacco di bambini.
E’ stato triste vederlo così e non dobbiamo abituarci al fatto che il villaggio di Natale rovini tutto per almeno metà dell’anno.
Il villaggio di Natale va gestito diversamente; i mezzi si devono muovere esclusivamente sui viali, i fuochi ognuno deve farli a casa propria e la ghiaia non deve essere sparsa fuori dai vialetti.
Anche coprire l’erba per mesi è un problema, ma temo sia irrisolvibile.
Ci vuole rispetto per il Prato, il più bel prato di Arezzo.
Ne tengano conto gli organizzatori, ma soprattutto gli amministratori.
Penso che non valga la pena spiegare questo disastro, non lo capirebbero, pensano ancora allo scintillio , alle luci di natale. La ferita si rimarginerà da sola e speriamo prima che torni natale. Una amministrazione seria concede l’uso con la clausola “con il ripristino dei danni arrecati ai luoghi usati o penale di…….”