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mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Lucciole…emozioni

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Oggi scrivo una emozione vissuta stanotte.
Sono uscito nel mio parco per vedere se le lucciole erano tornate a volare con le loro luci. C’erano.
Le lucciole che volano sono i maschi.
Le lucciole femmine non volano, stanno ferme nell’erba.
Per me è sempre una grande emozione positiva vedere il volo delle lucciole e pensare alla loro vita biologica.
Compaiono alla fine di Maggio, ai primi di Giugno e spariscono nella notte di San Giovanni, 24 giugno.
Cosi ogni anno, da sempre.

IL VOLO DELLA VITA e DELLA MORTE
La lucciola è un coleottero, lungo 8-10 mm.
Il maschio e la femmina sono molto diversi tra loro (dimorfismo sessuale).
Il maschio è più piccolo, è un buon volatore.
La femmina è più grande e non vola affatto. Il luccichio delle notti estive è dato solo dal volo dei maschi.
Le femmine restano tra l’erba ed emettono luce intermittente, comunicando la loro presenza e disponibilità all’accoppiamento.
Dopo l’accoppiamento il maschio muore e la femmina sopravvive solo alcuni giorni.
Il tempo per deporre 70 -100 uova a piccoli gruppi tra i sassi, nelle fessure della terra.
Le loro prede preferite sono chiocciole e lumache.

LUCCIOLE CARNIVORE
La lucciola vive in funzione della disponibilità nel terreno delle chiocciole e lumache.
La larva della lucciola esce dal suo nascondiglio dove era stata depositata dalla lucciola madre. Dopo la pioggia.
La larva non è in grado di vedere, ma è capace di seguire la scia odorosa lasciata dalla lumaca. Le larve della lucciola sono predatrici insaziabili e sono in grado di cibarsi di lumache o chiocciole più grandi del loro corpo anche di quindici volte.
Lo stato di larve si prolunga per due anni.
Le lucciole che vediamo in queste notti sono nate nel 2022.

LUCE DELLE LUCCIOLE
La lucciola adulta, maschio e femmina, vive un mese: il mese di Giugno! Maschi e femmine, adulti, vivono per la loro riproduzione.
Non si nutrono più, emettono la loro luce grazie alle scorte energetiche accumulate.
Viene prodotta una proteina detta LUCIFERINA che viene ossidata da un enzima “luciferasi” con emissione di luce fredda.

SEGNALE di AMORE
Il segnale intermittente viene emesso solo dai maschi che volano nel buio cercando di attrarre la attenzione della femmina, che resta tra l’erba e risponde con propria luce più debole rispetto a quella del maschio, dando la sua disponibilità all’accoppiamento.
Volano solo i maschi, cessano di vivere poco dopo l’accoppiamento.
Così il numero delle lucciole diminuisce fino a sparire.
All’ improvviso le lucciole spariscono perché i maschi sono morti nell’accoppiamento.
Le femmine sopravvivono all’accoppiamento s
olo per un paio di giorni.
Il tempo per deporre le loro uova nella terra. Maschi e femmine alla fine di giugno saranno morti.
Questa intensa vita avviene a prescindere da noi Umani.
C’è da riflettere!
Tutti conosciamo la filastrocca:
Lucciola lucciola vien da me,
che ti darò il pan del re;
pan del re e della regina,
lucciola lucciola vien vicina.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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