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domenica, Marzo 31, 2024
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La macchina organizzativa per il Villaggio Tirolese

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In una domenica in cui le alternative “natalizie” erano poche (il 19 di novembre!), il Villaggio Tirolese di Piazza Grande è stato preso d’assalto da una fiumana di persone.
Essendo prevista anche la sfilata dei personaggi Disney, nel pomeriggio sono arrivati anche i bambini.
Alle 19,00 è finito tutto, ma in poche ore pomeridiane la calca è stata così tanta da bloccarsi in più punti. Pestoni a iosa, impossibilità a muoversi.
La Casa di Babbo Natale, nel palazzo della Fraternita dei Laici, è stata presa d’assalto come fosse un forte da conquistare.
Il Caffè dei Costanti è stato costretto a chiudere i battenti più di una volta e le code ai bagni dei vari locali arrivavano fino alle strade.

Sono state ore di panico per gli addetti alla sicurezza e per fortuna non è successo niente.
La cosa non si ripeterà, almeno in quei termini, perché nel Weekend di fine novembre cominciano a esserci un maggior numero di manifestazioni prenatalizie e perché chi è venuto domenica scorsa difficilmente vorrà ripetere l’esperienza, almeno a distanza di una sola settimana.

Ma ora la macchina della sicurezza si è messa in moto davvero e allora niente più lanterne in cielo (pericolose), ma palloncini con luci a led colorate e operazione spostata al Prato (per delocalizzare un po’ di persone da piazza Grande).
Grandi sbarramenti filtro come ci fosse una guerra e il tutto inutilmente.

Inutilmente perché la ressa di domenica scorsa come dicevo non si ripeterà.
Ci sarà tanta gente, certo, ma come altre volte.

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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