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domenica, Marzo 31, 2024
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Il terremoto, il cacio, un gruppo di acquisto e la bad bank Etruria

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Il Parmigiano dov’è? Stanno a bocca asciutta quelli desiosi di grattarlo sulla pastasciutta e sciama la protesta degli acquirenti di quel saporito cacio mai gustato, mentre l’ amministratore del gruppo di acquisto c’è e non c’è oppure schernisce di mollare tutto per l’arte dell’ uncinetto, dopo 3 anni vissuti intensamente a raccogliere fino a 300 mila euro a sostegno dell’ economia di zone terremotate.

Confesso: di buone ragioni ne avrei 2476 (numero non cabalistico ma equivalente ai membri di una pagina Facebook in cui sciama la protesta sul formaggio reggiano) che mi consiglierebbero di non scrivere ciò che, invece, scriverò.

L’argomento è: un terremoto parzialmente vecchio, il sisma in Emilia. Inizia da questo brutto evento del 2012, in cui ci risiamo in atre parti d’Italia proprio in questi mesi e in queste ore, la storia di una gara di solidarietà trasformata in una caccia al cacio fantasma.

O meglio:

La relazione tra la solidarietà, innescata da quel sisma di tre anni addietro , con un Gruppo di Acquisto nato in Toscana, qui, da noi ad Arezzo, al fine di vendere ai propri aderenti sia forme di cacio sia altri prodotti tipici enoalimentari sia olio, a scopo di rinascita delle zone sinistrate, in particolare delle aziende.

O meglio:

L’argomento è il meccanismo di questo impegno civile e solidale che ad un certo punto si sarebbe ingrippato a causa di complicazioni insorte a seguito – stante quanto ne sanno più o meno i membri del Gruppo di Acquisto – di complicanze bancarie inquadrabili nella fine della vecchia BE.

In pratica, l’argomento è una storia singolare,una caccia al cacio.

La problematicità di scriverne proprio oggi consiste nella drammatica situazione in cui le scosse telluriche di ieri sera hanno messo le popolazioni dell’Italia Centrale già duramente colpita lo scorso agosto.

Confesso, mi pongo il dubbio se sia bene o male scrivere di questa insolita vicenda in un momento in cui ad Arezzo, e speriamo ovunque, ripartiranno altre iniziative di raccolta di aiuti e di fondi.

Però mi rendo anche conto che va avanti da mesi un gran discorrere sul Parmigiano fantasma del Gruppo di Acquisto nato ad Arezzo e sulle complicazioni insorte nella bad bank. Va avanti da illo tempore su Facebook, all’indirizzo https://www.facebook.com/groups/parmigiano.arezzo/.

Per cui mi sono detto: quando se non ora è il momento di far cadere la foglia di fico del cover up che domina questa storia di tribolata solidarietà?

Mi limiterò, pertanto, a dare la parola ai diretti interessati, compreso il principale animatore del Gruppo di Acquisto del Parmigiano, una figura nota della vita pubblica di Arezzo, politicamente impegnato in tempi relativamente recenti anche nella vita delle istituzioni locali, nel maggiore partito della sinistra.

Il mio non è un processo, tantomeno alle intenzioni. E neppure ai risvolti che hanno contrassegnato la buona volontà di contribuire a rimettere in sesto le aziende emiliane sinistrate, contribuendo alla buon tavola dei membri del Gruppo di Acquisto. La mia è la ricostruzione di una gara di solidarietà nata bene ma, a quanto pare, finita in una vicissitudine.

Una ricostruzione fedele a quanto si dice nella pagina Facebook, aperta al pubblico, del Gruppo di Acquisto del Parmigiano nelle aziende della pianura padana emiliana terremotata.

L’osservazione su come sono andate le cose, e non si sa come finiranno, comincia da una constatazione. La seguente:

Dalla ormai remota nascita di questa benemerita iniziativa e fino a 13 ore fa, da mesi si registra un continuo sciame di lamentele e un susseguirsi di richieste di lumi, ad oggi mai assestate in un quadro esaustivo ed esauriente sul perchè il parmigiano non c’è.

Lagnanze ad esempio come questa:

Non più tardi di ieri, mentre la terra ricominciava a tremare, un utente scrive: Amici, coraggio, tra un po’ l’admin (ossia l’amministratore della pagina del Gruppo) si farà vivo prima o poi e proporrà una nuova raccolta di aiuti a Marche e Umbria, dopo l’Emilia, chiedendoci di comprare gli spaghetti surgelati alla amatriciana. Sotto con gli ordinativi!

Si direbbe un incitamento a ripartire con un’altra raccolta di fondi, da destinare alle nuove popolazioni sinistrate. E, invece no. L’utente, che scrive dall’account Baretta Baretta, aggiunge, con amara ironia: Ovviamente la mia è una boutade, che nessuno si esponga a fare altri ordinativi, mi raccomando.

Come mai? Basta scorrere lo sciame delle reazioni per capire.

Bisogna dire prima una cosa: inizialmente questa storia cominciava nel migliore dei modi. Il Gruppo di Acquisto era subissato da richieste di adesione suffragate da regolari bonifici. Niente che lasciasse presagire il futuro sciame di “Io aspetto il cacio” e le successive scosse di “Toc…toc…c’è nessuno?” .

Ad esempio:

buon giorno, vorrei aggiungere al mio ordine 3 kg da €. 11,00 graziee buona giornata”. E: “Vorrei aggiungere un altro kg di parmigiano e un salamino di santa croce, quindi totale: 2 kg parmigiano 36 mesi,1 vino. Attendo la conferma. Grazie!”. E ancora: “Salve, vorrei ordinare 1kg da 18 mesi, 1kg da 36 mesi e una bottiglia di lambrusco. Aspetto la lista per fare il bonifico. Grazie!”. E poi: “mi sono mossa tardi per problemi personali, ma sto raccogliendo un ordine piuttosto grosso. Mi raccomando aspettami”.

Ce n’è una miriade di post così. Fino ad un certo punto. Da un dato momento, infatti, cambia il tenore dei messaggi postasti. E se lo scorso 9 novembre, il principale amministratore del Gruppo di Acquisto, l’aretino GM, ancora scriveva entusiasticamente Ci sono, vi seguo, aspetto ordini “robusti” Un paio di settimane e si consegna!”, poi le cose mutano verso. E comincia la tribolazione.

Ad esempio:

“Buongiorno Sig. MG, mi aveva assicurato che il 20 sarebbe andato a ritirare il parmigiano. Siamo al 22 e nessuna notizia. Per evitare sterili polemiche con qualche codina di paglia le ho Scritto su MESENGER, WATSAPP, SMS e l’ho anche contattata per telefono sentendomi mettere giù. A questo punto prima di adire alle vie legali, le chiedo di restituire i 570 euro del bonifico effettuato il 27.10.2015 sul conto corrente entro questo fine settimana. Altri ritardi non saranno tollerati”.

 

“Ciao mi spiace ma non avendo ricevuto risposta mi sono un po’ spazientita , ma bastava dire non c’è la faccio ma tranquilli il parmigiano arriverà !! Io riconfermo il mio ordine dimmi se ok allora faccio bonifico”

“Io non mi sono servita di nessuno x ora dato che i soldi li avete sara’ dicembre e il formaggio io ancora non c’è lo ???? Ma tranquillo sarà l’ultima volta che inculate !!!!! A parla chiaro non dire alla katia xchè capisca la Patrizia ??? Xchè qui di scemi non c’è nessuno e farsi pigliare x il culo non se ne ha x niente voglia ???????”

 

“vorrei sapere qualcosa del parmigiano, del mio ordine e relativo bonifico che non mi tornano rispetto al tuo riepilogo e soprattutto sui tempi di consegna: non credi sia il caso di chiudere i giochi e stoppare modifiche e affini eper poter finalmente concludere questo ordine? Credo che tutti noi ormai abbiamo avuto abbastanza tempo a disposizione e che sia ora di terminare questo lungo percorso….”

“Sulla sua pagina personale l’ultimo post risale al 06 gennaio, mentre su questo gruppo non pubblica dal 22 dicembre… se trova tempo per postare minchiate trovi pure il tempo per rispondere a noi!!! Ora le scuse le ha finite, non le pare che chi ha pagato il 30 ottobre abbia il diritto di avere ciò per cui ha pagato? Ma le sembra serio l’atteggiamento che sta avendo? Mi sembra che questo parmigiano stia “Stagionando” un pochino troppo…”

“Situazione incomprensibile, soprattutto perché nessuno risponde più alle richieste. Ho pagato 4 mesi fa , prima volta che faccio l’ordine e sicuramente l’ultima…a questo punto se potessi accetterei i soldi indietro….non conosco la situazione ma non credo ci siano giustificazioni che tengono…”.

 

Che non ci siano giustificazioni che tengono non è vero, a detta del sempre più costernato amministratore del Gruppo di Acquisto, M.G., che le scrive e riscrive, senza però riuscire nell’ardua impresa di sedare lo sciame di proteste:

“Tutto arriverà a tempo debito”, comunica e aggiunge “nessun segreto di stato ma la richiesta di una certa riservatezza”, mentre tra le file deluse del Gruppo di Acquisto comincia a profilarsi l’ombra di complicazioni scaturite dalla situazione in cui è precipitata Banca Etruria, tant’è che qualcuno suggerisce di assumere un legale. Ma M.G. scrive urbi ed orbi di essere in grado di rimettere ordine nelle consegne del formaggio.

Mettiamo ordine e facciamo quello che va fatto. Ad oggi ci sono persone che hanno ordinato prodotti e questa raccolta per motivi che non dipendono da me sta incontrando problemi che hanno portato a lungaggini estenuanti che ovviamente rompono le scatole a chi ha versato ma, credetemi, anche a me, che dopo oltre 300 mila euro raccolti inciampo in un meccanismo semiperverso di natura soprattutto burocratica. Non mi meraviglia neanche il fatto che chi ha partecipato a tutte le raccolte (ormai sono quasi tre anni) senza inciampo alcuno oggi si sia stufato, mi sorprende solo leggere termini tipo “truffa”.

Questa spiegazione però non viene accolta bene, qualcuno propone di interpellare Striscia la Notizia o Le Iene, altri difendono il principale amministratore, “Non dovrete scomodare né Iene né Gabibbo: M.G. è persona seria e moralmente integra e delle due se manca qualcosa lo mette di tasca e non in tasca, So che ci sono stati dei problemi che sono in via di risoluzione (pensate a dove era radicato il conto su cui facevate i bonifici e fate 2+2). Cmq, tutto questo per assicurarvi che il parmigiano arriva anche questa volta”, mentre l’animatore del Gruppo di Acquisto è sempre più vittima delle circostanze e delle complicazioni bancarie tanto da prospettare a tutti di darsi…all’uncinetto.

Scrive, infatti:

“Non sono scappato, non è una farsa (magari lo fosse), non sto mangiando il vostro/nostro formaggio (magari, ho fame…).Mi sono rivolto a qualcuno che, dall’interno, rimetta a posto le cose o che comunque faccia in modo da muovere fogli, carte, documenti e mi permetta di chiudere questa raccolta per poi chiudere il gruppo e dedicarmi all’uncinetto…Io per primo sono stanco, e lo sono soprattutto perchè, dopo circa tre anni di raccolte filate lisce come l’olio, per questioni che non dipendono da me passo per una specie di truffatore, e la grande maggioranza di quelli che sono in questo gruppo sanno che non lo sono”.

Ma lungi dal gettare la spugna, poi scrive un rassicurante Eccomi qui. “I problemi si stanno risolvendo con lentezza, il conto si sta “riallineando”, seguo di persona le cose quotidianamente. Non è una truffa, non lo è da parte mia sicuramente, è un disguido causato anche da vicende note sulle quali stendo un velo per evitare di inasprire gli animi e perchè tutto proceda rapidamente, fino alla consegna dei prodotti”.

Questa storia singolare possiamo dire che a questo punto la possiamo concludere con un lieto fine? Purtroppo no.

E’ il solito Baretta Baretta a dirci quanto formaggio ha grattugiato del parmigiano acquistato illo tempore: “Grande novità, il cacio è finalmente arrivato ma a causa del ritardo aveva preso la muffa”.

ALLORA AMICI UNA GRANDE NOVITA’, IL CACIO è ARRIVATO MA A CAUSA DEL RITARDO HA PRESO LA MUFFA, IL PROBLEMA DEL RITARDO è STATO CHE IL TRENO DA MODENA OGNI 100 METRI BUCAVA UNA RUOTA, MA SI SCUSANO TUTTI CON VOI , LA CONSEGNA è PREVISTA PER IL 30 FEBBRAIO A VILLA TUNCESTROZZI N° CANCELLATO, DALLE ORE 24,00 ALLE 03,00, PORTATE LE RICEVUTE DELL’AVVENUTO PAGAMENTO CHE IL G.M. NE HA BISOGNO CHE HA FINITO LA CARTA AL BAGNO.

5 Commenti

  1. Ma che ci incastra la giustificazione della bad bank Banca Etruria ? Se i soldi degli acquisti sono stati versati in un conto corrente, non possono essere stati bloccati dai commissari. A meno che quei soldi siano stati investiti in azioni BPEL o in obbligazioni subordinate !!

    • Ciao Roberto, scusa se non ti ho risposto prima. Io non saprei dire cosa ci incastri la vecchia BancaEtruria e peraltro ad onor del vero gli amministratori del Gruppo non la citano mai, limitandosi ad alludere a impreviste complicazioni bancarie con un non meglio identificato istituto di credito. BE è citata, invece, ricorrentemente dai membri del gruppo, forse per schernire gli amministratori in relazione ai guai attraversati dagli obbligazionisti ma in verità non dai correntisti del vecchio istituto di credito. Ciao, Felice

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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