Eppure è abbastanza grande la Mery Cornacchini per non conoscere il vecchio detto “dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio”.
Lei dai nemici si è sempre guardata, quando , da consigliera di OraGhinelli, quindi della maggioranza, si trattava di votare contro il Pd.
Ma dagli amici, lei che a Iddio ci crede, questa volta non ha guardata.
Mentre lei, come ha sempre fatto come la prima di tutte le donne del partito delle cicale, raccoglieva dalla gente tutte le segnalazioni di degrado per trasferirle all’assessore amico, il vicesindaco Gamurrini, dai banchi a lei più vicini , dove siedono tutti gli eletti con OraGhinelli, tranne Angiolo Rossi, che sta tra i renziani e i grillini, tutti gli eletti di Forza Italia, della Lega e dei Fratelli d’Italia, le stavano preparando un bello scherzetto.
Per la verità l’amico giusto per portare direttamente in consiglio la sua più importante segnalazione contro il degrado dei muri scarabocchiati, l’aveva scelto: proprio Angiolo Rossi che con lei ha presentato l’atto di indirizzo per riempire di murales, come in ogni città che si rispetti, i muri dove di notte c’è sempre qualcuno che vuol dimostrare quanto bene sa scrivere.
Su di lui mette ancora la mano sul fuoco, ma da lui è dovuta andare a farsi asciugare le lacrime per lo sgarbo di tutti gli altri amici .
L’hanno lasciata sola con il Rossi, a rappresentare la maggioranza al momento di illustrare la sua più importante segnalazione.
Per non fargliela neanche presentare, gli amici sono tutti usciti, in testa quelli di Forza Italia al seguito della loro assessora di riferimento Lucia Tanti: che quando sentono parlare di murales, andrebbero subito con lei, che di Arezzo sa appena dov’è il Duomo, il Comune e la sede di Forza Italia, a cancellare anche quelli della memoria della città distrutta dalle bombe, perché li ha voluti Icastica.
Peggio di uno schiaffo sul viso di una signora: la Mery, che pure è una vera signora, si è messa a piangere, tanto che i nemici dell’opposizione sono stati tentati di consolarla dandole il voto al posto degli amici.
Gielo daranno quando tornerà in consiglio con il suo atto di indirizzo.
Ma mica è detto che lei si faccia trovare ancora insieme agli amici dai quali non l’ha guardata neanche Iddio. Mentre piangeva ha minacciato di trasferirsi accanto ai nemici. “Almeno da quelli mi guardo io” ha pensato ricordandosi il detto.
E poi ci sono sempre le vere amiche: quelle del Partito delle cicale.
Che il voto glielo daranno sempre, anche se alle prossime elezioni si presentasse con il nemico.
