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Quel ragazzaccio del Bianconi vero aretino punk

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Lo avevamo lasciato in Senato con un intervento mitico che diceva pressappoco così:
De qui de là de sotto de sopra, insomma io non c’ho capito una sega e pertanto mi astengo.

Maurizio Bianconi non è solo un aretino è l’arci-aretino, non tanto perché ha scritto “Storia di Arezzo e degli aretini” iniziando a dire che ad Arezzo siamo tutti figli di … essendo una città nata senza babbo né mamma.

Ma perché il Bianconi ha la provocazione nel sangue ed è molto di più di un “botolo ringhioso” ed anche se non è più in Parlamento continua a lanciare strali a destra ed a manca.

L’ultima l’ha appena combinata qualche ora fa commentando in facebook un post di Slavka Taskova, presidente della fondazione Guido d’Arezzo ed anima del concorso Polifonico in corso di svolgimento.

“A ME M’HA SEMPRE FATTO SCHIFO” ha commentato il ragazzaccio parlando del Polifonico e suscitando le ire di tanti amanti di quel genere di musica.

E poi, rispondendo a chi gli diceva che lui come politico dovrebbe difendere questa città, rincara la dose:

“Ma perché siete così suscettibili. A me il polifonico ha sempre fatto schifo. Non mi piace la musica men che meno quelle litanie.
Dopodiché bravissima la Slavska ad avergli dato nuova vita, bene la manifestazione, bene tutto, ma a me il polifonico fa schifo, come il basket, il baseball, i libri di Eco e i film di W Allen”.

L’avv. Bianconi è così, è sempre stato così.
Non mi ha fatto mai incazzare nemmeno quando ostenta posizioni lontane anni luce dalle mie, quando tracima posizioni truci ed indifendibili al limite dell’umana comprensione.
Forse perché sono uno dei pochi che riesce a vedere l’anima del ragazzaccio che non lo ha mai abbandonato.
Lui stesso, sempre nel post incriminato, dice: “ è vero, sono un po’ tarpano. I miei genitori, signori educati, stilosi, ci andavano al manicomio…”.

Certo un “ragazzo” con un gran fiuto per la politica e con obiettivi precisi.

Quando ancora mi trastullavo con i verdi, nel momento del massimo splendore, mi invitò dall’Olga, il ristorante di via Crispi, a mangiare una bistecca.
Accettai, è sempre stato nel mio dna parlare con tutti e conoscere tutti, nonostante i mugugni dei compagni di lega ambiente.

Divorò la bistecca in pochi minuti mentre io che mastico 44 volte, come mi hanno insegnato i genitori, lo resi talmente impaziente che non parlammo di politica ma invitammo l’Olga a sedere con noi ed a parlare di Arezzo.

Però, caro Maurizio,  ti perdono quel “A ME M’HA SEMPRE FATTO SCHIFO”, anche se non si dice; posso passar sopra il tuo schifo per il basket, il baseball, i libri di Eco.

MA I FILM DI WOODY ALLEN NO, PER LA MISERIA!

 

 

 

 

 

 

 

1 commento

  1. Grande Bianconi! Una persona senza peli sulla lingua, che dice ciò che pensa e sento in giro che molte persone lo pensano! Polifonico bello per gli addetti ai lavori, musica di nicchia, da intenditori. Non vedo perché l’Ortica si scandalizza dei commenti di Bianconi dal momento che sostiene che ad Arezzo siamo i più “provinciali” d’Italia… Gira tanta falsità, tanta ipocrisia, tanto “radicalscicchismo”, tanto terrore del cambiamento, tanto “reazionarismo gattopardiano sinistorso”… Una persona vera, verace, ti testa e di cuore Bianconi. Da noia a tanti? Urtica? Beh, allora forse coglie nel segno, forse arriva dritto dove il dente duole.

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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