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sabato, Aprile 6, 2024
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Arezzo e la sindrome cinese

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La leggenda narra che i negozi cinesi non chiudano mai, neppure a Natale, Pasqua e Ferragosto.

Ma, con la presenza del Coronavirus, ad Arezzo per la prima volta si è testimoni di un evento incredibile: un bazar cinese ha chiuso !!!

In Via Michelangelo stamattina, dalle porte chiuse di “Happy Home”, punto vendita tra i più popolari, campeggiava un cartello, in italiano e cinese, in cui si annunciava la chiusura  “per dare dare un contributo alla comunità e tutelare la salute di tutti”.

Che siano davvero loro ad avere paura di noi ?
Oppure è una mossa dettata dal fatto che le persone, vittime spesso di psicosi, avrebbero disertato tale negozio lasciandolo deserto ?

 


Le ipotesi possono essere queste ed altre e questo gesto resta inquietante ed emblematico.

Forse anche altri negozi, cinesi e non cinesi, attueranno questa politica, staremo e vedere.

 

 

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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