Che Indicatore sia il paese più dimenticato e abbandonato dell’impero non è un mistero, ormai sono anni che sembra sempre di più fungere da dormitorio che vivere di vita propria.
Solo il fatto che le strade non abbiano un numero civico proprio, la dice lunga.
Ai tanti problemi che ha, oggi se ne aggiunge un altro, fatto di degrado e incuria.
Il sottopasso che è stato costruito di recente, già versa in condizioni pietose, di fatto impraticabile, a mò di giungla amazzonica.
Forse con un machete e una guida indigena, nei meandri della struttura, attraversandolo si giunge a un qualche Eldorado o piramide segreta Maya, chissà…
Le foto parlano da sole: scalinate ricoperte di erbacce, piante e cespugli, tanto che scendere sotto è quasi impossibile, a rischio di venire inglobati e strangolati da qualche pianta assassina.
Se poi si arriva a destino, ecco che da novelli esploratori si troveranno geroglifici e iscrizioni di antiche (in)civiltà.
Epigrafi di sapienza e conoscenze perdute?
Macchè: da “viva la fica” a “fanculo”, “ti amo” e un perentorio “sono stato qui”, corredato di un bel pene dipinto con la vernice.
A corredo ulteriore la pubblicità a lettere cubitali di un noto farmaco antidepressivo, quando la vera depressione viene a transitare in questo anfratto.
Caro Comune di Arezzo, cara Amministrazione, lo sapete di questa bella realtà?
Se si, come immaginiamo, che volete fare?
Nel frattempo i baldi esploratori dell’Ortica vi salutano, perché abbiamo scoperto una tribù cannibale che vive nel sottopasso, a oggi sconosciuta.
Dicono di adorare una divinità che esiste contemporaneamente in due luoghi, non appartenendo a nessuna di esse, che vive tra il cielo e la terra, tra Arezzo e gli Stati Uniti…