L’arrivo del coronavirus ha alzato un orizzonte nuovo di vita e del tutto inatteso davanti a noi.
Possiamo andare oltre il virus e ragionare sul vitale rapporto tra alimentazione e salute, tra nutrizione e sistema immunitario, vera difesa naturale della nostra salute.
E’ il tempo dei contenuti, stiamo vivendo sconvolgimenti sociali ed economici che non ci aspettavamo.
Con questi pensieri, ho ritenuto di scrivere alcuni interventi sulla conoscenza del nostro organismo per realizzare una alimentazione consapevole: guidare la nostra mano nella scelta degli alimenti e nel portare il cibo dal piatto alla bocca. Ogni giorno il nostro corpo deve rinnovarsi attraverso il cibo, la respirazione, la cultura.
CONOSCI IL TUO CORPO. SCEGLI IL TUO CIBO. Ogni giorno il nostro corpo deve rinnovarsi attraverso il cibo, la respirazione, la cultura.
Lo scopo di questi interventi è conoscere e gestire il vitale rapporto tra il nostro sistema immunitario e la alimentazione giornaliera.
Ci ammaliamo perché il nostro sistema immunitario non è in grado di difenderci.
E’ un sistema anatomico e funzionale poco conosciuto e in sofferenza per errati stili di vita e di alimentazione.
Aver ridotto la Scienza della Alimentazione ad un gossip dietetico commerciale è stato ed è un grave errore scientifico ed culturale. Non si mangia solo per dimagrire, ma per costruire ogni giorno il nostro organismo.
SCUOLA DI ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
Gli argomenti di questa “Scuola di Alimentazione Consapevole” sono:
1 – VITAMINA D e SISTEMA IMMUNITARIO
2 – VITAMINA D, OBESITA’, SINDROME METABOLICA
3 – ASSE INTESTINO e POLMONE
(GUT- LUNG AXIS: microbiota intestinale e polmonare)
4 – IMMUNULOGIA E NUTRIZIONE MOLECOLARE
Andiamo a cominciare
1 – VITAMINA D e SISTEMA IMMUNITARIO Proprio in questi giorni di coronavirus ho terminato una ricerca scientifica su oltre 12mila referti di analisi del sangue per la vitamina D, eseguiti nella mia città, Arezzo.
Il 30% della popolazione di Arezzo ha una carenza di vitamina D. Netta la progressiva riduzione di vitamina D con il passare degli anni.
Il parametro più significativo capace di incidere sulla carenza di vitamina D è l’età, non è il sesso.
(vedere tabella epidemiologica allegata).
I bambini e i giovani con una età inferiore a 15 anni hanno una loro ottima dose di vitamina D.
Con gli anni la dose di vitamina D nell’organismo si riduce in modo progressivo, esponendo il corpo umano a decadenza funzionale e strutturale.
Questa ricerca potrebbe essere un paradigma sulla vitamina D in Italia. Certo la carenza di vitamina D non è l’unica causa, ma è un fattore primario nel mantenere la salute e l’efficienza di una donna e di un uomo. Il numero maggiore di referti con carenza di vitamina appartengono alla classe di età superiore a 80 anni.
LA CARENZA DI VITAMINA D – CAUSE
Le cause di grave ipovitaminosi D possono essere
– progressiva perdita della cute a produrre vitamina D per azione dei raggi solari,
– maggiore massa adiposa accumulata con l’età in grado di sequestrare la vitamina D all’interno degli adipociti bianchi,
– minore esposizione al sole della cute per stile di vita con ridotto tempo passato sotto il sole fuori dal proprio domicilio,
– alimentazione carente di vitamina D.
Il livello di vitamina D all’interno dell’organismo è dato per il 90% per azione dei raggi solari sulla cute e solo il 10 % proviene dalla alimentazione giornaliera.
Un dato su cui occorre riflettere per gli effetti che una ipovitaminosi D determina sull’intero organismo, sul metabolismo del calcio e delle ossa, sul rapporto tra vitamina D e sistema immunitario, sul rapporto tra vitamina D e alcune neoplasie: mammella, prostata, colon, linfomi…, tra obesità (BMI > 30) e ipovitaminosi D, tra il valore del colesterolo totale e il livello di vitamina D (rapporto inverso), tra sindrome metabolica, stato di insulino resistenza e ipovitaminosi D…..
VALORI VITAMINA D NEL SANGUE
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Carenza grave : < 10 ng/mL Carenza: 10 – 19 ng/mL Insufficienza: 20 – 29 ng/mL Ottimale: 30 -60 ng/mL Intossicazione: > 100 ng/.mL
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TABELLA CONTENUTO VITAMINA D ALIMENTI
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(µg Vitamina D/100 gr alimento)
Olio di fegato di merluzzo 250 µg / Carpa 24,7 µg / Salmone affumicato 17,1 µg / Sgombro 16,1 µg / Salmone in scatola 14,1 µg / Pesce spada 13,9 µg / Salmone rosso 11,025 µg / Salmone rosa 10,8 µg / Tonno sott’olio 6,7 µg / Branzino o spigola 5,6 µg / Tuorlo 5,4 µg / Sardine sott’olio 4,8 µg / Tonno al naturale 4,5 µg / Aringa 4,175 µg / Trota 3,9 µg / Caviale 2,9 µg / Sogliola e platessa 2,8 µg/ Costine di maiale 2,3 µg / Uovo 2 µg / Acciughe sott’olio 1,7 / µg Burro 1,5 µ
SISTEMA IMMUNITARIO
II sistema immunitario è l’ insieme di organi (milza, midollo osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), tessuti e cellule circolanti, distribuiti in tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado di intervenire in difesa di un organismo in presenza di infezioni prodotte da virus, batteri, parassiti e molecole da loro prodotte (gli antigeni).
Questi organi sono collegati tra loro da numerosi vasi linfatici che permettono la circolazione delle cellule e delle molecole del sistema immunitario.
Le cellule deputate alla difesa immunitaria sono i linfociti e le APC (antigen presenting cell “cellula che presenta l’antigene”), dette anche macrofagi.
E’ il nostro naturale sistema di difesa che ci consente di vivere in salute, di non ammalarci a causa di infezioni batteriche e virali, di resistere a fattori causanti il cancro.
La vitamina D per i suoi effetti riconosciuti è oggi definito un ormone, con un ruolo specifico sul patrimonio genetico realizzato con un suo recettore nucleare (VDR), in grado di realizzare una modulazione genica su tutte le cellule al pari degli altri ormoni steroidei.
Numerose ricerche hanno dimostrato che la vitamina D è in grado di agire sulle cellule immuno competenti attivando la loro attività.
Una carenza di vitamina D può condizionare la risposta del nostro sistema immunitario, rendendoci più esposti ai virus, come il coronavirus ed altri virus, ai batteri, al cancro.
CONCLUSIONE
1 – controllare il personale valore della vitamina D nel proprio sangue
2 – esporsi al sole passando tempo all’aria aperta
3 – realizzare una alimentazione adeguata per introdurre
dose consigliate giornaliere di vitamina D
4 – accettare indicazione del proprio medico di fiducia sulla
eventuale integrazione di vitamina D.