“Pronto, Comune di Arezzo? Mi passa il sindaco?”. Però l’utenza è privata.
Ha tutte le ragioni di questo mondo per essere arrabbiata. Mantiene i nervi saldi ma è ossessionata da un anno. Letteralmente assillata da valanghe di telefonate a casa sua: “Pronto, Comune di Arezzo!’” e lei “Noooooooooo!!!! Questa è una utenza privata! E’ il mio numero. Non è più del Comune!”.
Va avanti così dal giorno in cui Telecom lo ha assegnato alla sua utenza domestica e sono cominciate le chiamate. A ripetizione. A cadenza giornaliera. Lei non sa più a quale Santo votarsi. Chi interpellare affinché il Municipio ottenga la cancellazione di quel numero dal web.
Altrimenti, quanti cercano i riferimenti telefonici del Comune di Arezzo, tramite il principale motore di ricerca, continueranno a trovare il numero di un’utenza privata. La sua.
E’ una storia di ordinaria afflizione, cominciata da quando lei, residente in Arezzo città, cambia domicilio e, come si fa in questi casi, allaccia la nuova utenza fissa. Inizia anche il tormento, del quale non hanno colpa quanti la chiamano per informarsi degli orari delle mostre oppure a volte per parlare con il sindaco Ghinelli in persona, altre per sapere come prenotare i biglietti delle varie manifestazioni in cartellone ad Arezzo.
Purtroppo, il suo numero si trova su Google ed è ancora intestato al Comune di Arezzo, nonostante le sue reiterate richieste di cancellarlo, fatte al Comune. Anche interpellando qualche consigliere comunale. In quanto, è l’Ente Locale l’unica fonte da cui possa scaturire l’augurabile fine di questo tormento di telefonate.
Macchè, niente. Anche ieri, nonostante fosse sabato, lei ha dovuto rispondere alle solite chiamate: “Pronto? E’ il Comune di Arezzo?…scusi, l’orario della mostra…?!”.
Come stare al centralino di Palazzo Cavallo. Paro paro. Praticamente la stessa cosa. Ma si può campare con il telefono che certe volte squilla in continuazione?
Lei è arrabbiatissima. E chi non lo sarebbe al suo posto. Pertanto, in previsione di un’altra domenica disturbata dalle telefonate al Comune, ma che giungono a casa sua, ieri sera è tornata alla carica, ribadendo il suo problema anche su facebook.
In effetti, le ha risposto una consigliera comunale, già informata e sensibilizzata su questa vicenda. Una storia abbastanza sconcertante. Visto che è da un anno che si trascina senza esito. E le ha detto, o meglio, le ha scritto in un post:
“Se Google non ha provveduto, l’inadempienza non è del Comune. Sai cosa ti rimane da fare? Cambiare il numero di telefono”.
Scripta manent, si dice. Bè, anche una risposta così, sicuramente, rimarrà indelebile. Chiunque ci rimarrebbe basito! Soprattutto, dopo un anno, e chissà fino a quando ancora, di telefonate che sono di routine quando arrivano al centralino giusto ma sono ossessive quando giungono erroneamente di routine a casa propria: “Pronto, Comune di Arezzo, posso parlare con il sindaco?!”. Però l’utenza è privata.
Qualche Santo provvede?
Purtroppo telecom ha questa pessima abitudine di assegnare vecchi numeri dismessi a nuovi utenti…succede anche a me e sono tre anni che ricevo telefonate indirizzate ad un architetto…Telecom mi dice di cambaire numero, ma ovviamente non è gratis…e dovrei pagare per un loro inghippo?