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Il grasso che ci fa vivere: conoscerlo per gestire salute, estetica e longevità

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Il corpo che costruiamo ogni giorno
Osserva il tuo corpo.
La mano che porta il cibo dal piatto alla bocca costruisce il nostro corpo quotidianamente, determinandone l’aspetto estetico, la salute e la longevità.

Viviamo in una società grassofobica.
Eppure, per gestire il grasso corporeo, occorre prima di tutto conoscerlo.

Misura la tua salute: circonferenza addominale e altezza
Basta un semplice metro da sarta per eseguire un test di grande valore:

  • Misura la circonferenza dell’addome (in corrispondenza dell’ombelico).
  • Misura la tua altezza.
    Limiti da non superare:
  • Uomo: 102 cm di circonferenza addominale
  • Donna: 88 cm di circonferenza addominale
    (valori validi a tutte le età)Superare questi limiti significa avere un eccesso di grasso addominale, condizione che predispone a patologie metaboliche gravi (diabete di tipo 2, aterosclerosi, etc.), innescando uno stato infiammatorio diffuso nell’organismo.Il rapporto vita/altezza: un indicatore fondamentale
    Calcola il rapporto tra la circonferenza addominale (cm) e l’altezza (cm):
  • Donna: valore inferiore a 0.49
  • Uomo: valore inferiore a 0.53Valori superiori indicano una sproporzione pericolosa, associata a rischio di patologie degenerative sistemiche.

    Dal grasso la vita

    Non tutto il grasso corporeo è dannoso.
    Anzi, il grasso sano è essenziale per la nostra esistenza:È il serbatoio di idrogeno, elemento chiave per la produzione di energia biochimica.
  • La molecola degli acidi grassi è una catena di carbonio e idrogeno (H-C-H), fondamentale nel ciclo di Krebs (nei mitocondri) per produrre ATP, la “moneta energetica” del corpo.
  • Nel corpo umano non avviene la combustione (ossigeno + carbonio), perciò le calorie come le intendiamo non esistono: il nostro metabolismo funziona su equilibri biochimici, non su calcoli calorici.Grasso e cellule staminali: la chiave del rinnovamento

    Il tessuto adiposo è anche il “rifugio” delle cellule staminali, cellule madri fondamentali per la rigenerazione di tessuti e organi.
  • Per mantenere salute e longevità, è indispensabile avere una riserva di grasso sano e non infiammato, insieme a un midollo osseo vitale.
  • Un eccesso di grasso infiammato riduce la disponibilità di cellule staminali.
  • Anche una massa adiposa troppo ridotta (“svuotarsi” con l’età) è una condizione patologica per carenza di staminali.

    Il grasso: nemico o alleato?
    Il processo di invecchiamento e di decadimento strutturale e ormonale è strettamente legato allo stato del nostro grasso corporeo, sia in carenza che in eccesso.

     Il grasso sano è il driver della nostra vita.

    Conoscerlo e gestirlo consapevolmente è la chiave per la salute e la longevità.

    Vuoi Saperne di Più?
    Ho dedicato un intero libro a questo argomento:
    “Un Corpo Nuovo”
    Disponibile in libreria e su Amazon.
    Perché conoscere il proprio grasso corporeo significa costruire una salute consapevole e duratura.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.
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