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giovedì, Ottobre 10, 2024
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In piedi e cammina: la tua postura parla della tua salute

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Cammino tra la gente e guardo con gli occhi di medico con 50 anni di professione.
Vorrei fermare alcune persone che incontro. Non lo faccio. Mi dispiace però.
Guardo la loro postura, come camminano, il loro corpo.
Camminare con il busto proteso in avanti vuol dire aver perso muscoli glutei e nelle gambe. E’ una camminata incerta, esprime una grave carenza della personale massa magra muscolare. E’ un segno netto di un processo di senescenza del corpo. Di vecchiaia.
Guardo le persone ferme a parlare con altre persone e vedo la loro postura, spesso sono in sovrappeso e in obesità.
L’eccesso di peso grava sulla colonna vertebrale e sulle gambe, facendo assumere alla persona in soprappeso o obesa atteggiamenti e posizioni posturali errate, capaci di favorire degenerazione e gravi limitazioni della funzionalità vertebrale, come:
– accentuazione della curva del tratto della colonna lombo-sacrale con insorgenza di lomboscialgie invalidanti la stazione eretta e la deambulazione, con dolore e formazione di artrosi
– accentuazione della curva del tratto dorsale della colonna, comparsa di leggera o marcata “gobba”
– accentuazione della curva del tratto cervicale (artrosi cervicale con dolore e limitazione del movimento e della forza delle braccia e della presa delle mani) , spostamento in avanti della faccia con sollevamento del mento
– messa a “sedere” delle ossa del bacino con alterazione delle articolazioni coxo-femorali, con rischio di frattura del collo del femore (peso gravitivo sulle articolazioni dell’anca), avanzamento del ginocchio con gonoatrosi invalidante.

Tutte queste alterazioni della postura portano ad trovare un diverso “baricentro “ nella persona obesa o in soprappeso.
Chi ha una postura alterata può avere dolore e limitazione nella colonna vertebrale, nel bacino ed anche, nelle ginocchia, caviglie e piedi. Si perde cm in altezza.
Si cade in osteoporosi.
Si ricorre ai farmaci ma la causa sta nella perdita progressiva dei muscoli delle gambe e dei glutei.
Con i farmaci possiamo stare meglio ma si cronicizza la situazione. Con una postura alterata oltre al recupero di un peso corporeo più salutare, consiglio di praticare il metodo Pilates.

Il metodo Pilates genera la medicina della consapevolezza. Non delegare agli altri ciò che puoi fare tu con la tua conoscenza e volontà.
La persona in soprappeso oppure obesa attraverso il metodo Pilates contribuisce raggiunge due obbiettivi principali:
1 – ritrovare il “baricentro naturale”, personale di ciascuno per prevenire degenerazione della colonna vertebrale, articolazioni dell’anca, ginocchio e caviglia
2- riscoprire il vitale atto di saper respirare. In piedi e in cammino la nostra postura parla della nostra salute a noi e agli altri.
Se ci incontriamo fermiamoci a parlare di vitalità e di salute.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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