La città di Arezzo era in fermento per l’attesissimo ritorno della statua della Chimera, in prestito per una mostra d’arte, un evento di portata internazionale che celebrava la storia attraverso secoli di cultura e bellezza. Custodita sotto stretta sorveglianza, in una teca di cristallo, c’èra l’ antica statua di bronzo che emanava un fascino antico, impregnato di storia etrusca, misteriosa e dimenticata.
Ma quando il sole tramontava e le stelle nel buio formavano il loro arcano reticolo, qualcosa d’inatteso accadde.
Un gruppo di misteriosi viaggiatori del tempo, i Cronofori, era giunto in città da un futuro lontano e devastato. Equipaggiati con tecnologie avanzatissime, erano in grado di viaggiare e decifrare la trama del tempo stesso, senza lasciare tracce della loro presenza. Dovevano perseguire un obiettivo singolare: acquisire il cuore della Chimera, convinti che contenesse un cristallo magnetico, l’Aukelos, necessario a riparare la loro devastata linea temporale, che in un futuro lontano, avrebbe portato l’estinzione dell’intera umanità.
Guidati da Kairos, un leader enigmatico con l’abilità di percorrere le linee temporali passate, presenti e future, i Cronofori per ripristinare la stabilità della loro linea vitale, ormai prossima al collasso, avrebbero sacrificato quella attuale, condannando intere generazioni alla scomparsa, pur di salvarsi, senza alcuno scrupolo.
Nascosti e accampati nel giardino del Praticino, iniziarono la loro audace infiltrazione, discendendo verso il Corso e arrivando a Casa Bruschi, ove la statua era conservata.
La tecnologia di mimetizzazione reticolare li rese invisibili agli occhi umani, mentre scandagliavano l’ambiente circostante.
Tuttavia, il loro arrivo non era passato inosservato.
Al Monte Lignano un duplice macro fascio di energia, dalle frequenze disturbanti, quindi non buone, aveva allertato l’Uomo Ortica, che si era subito precipitato ad Arezzo per scoprine la fonte.
Invisibili anche a lui, i Cronofori erano entrati in Casa Bruschi, per impossessarsi dell’Aukelos, incidendo il ventre della statua, estraendolo e portandolo nella lora zona temporale, collocandolo in un punto allo zenith tra passato e presente. Così facendo l’attuale spazio tempo sarebbe collassato, come in un buco nero, e quello devastato sarebbe ripreso a scorrere fulgido e prospero.
Kairos avrebbe sacrificato ogni cosa, miliardi di vite per preservarne un centinaio, senza alcuna pietà.
L’Uomo Ortica grazie ai suoi poteri aveva percepito la presenza energetica anomala e da Piazza San Francesco risaliva rapidamente verso la fonte, per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Ma sia lui che i Cronofori non avevano tenuto conto di un evento inaspettato e non prevedibile. (Fine prima parte)
L’Uomo Ortica e la forza della Chimera
(Prima Parte)
Un'antica reliquia etrusca, un gruppo di viaggiatori temporali pronti a sacrificare il presente per salvare il futuro, e un misterioso guardiano della città: Arezzo si prepara a vivere la sua notte più enigmatica
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