Di cartoni amiamo quelli animati, certamente non quelli sudici, bagnati e sporchi abbandonati per strada.
Peccato che abbondino, specie nei pressi di Piazza Grande, con i turisti stranieri e italiani che girano intorno, schifati.
Bella presentazione per la città d’arte !!!
Certo, se non li ritirano prima delle 13, la mattinata di chi va a spasso per fotografare monumenti e scorci pittoreschi sarà sempre rovinata.
In tre anni l’Amministrazione non ha risolto nulla, così come le associazioni dei commercianti, parrebbe.
Intanto i cittadini si devono sorbire la marea di scatole e scatolette, senza poter fare nulla.
Non ci stancheremo mai di dirlo, ma una città ostaggio di una lobby (dei commercianti), che può fare quello che vuole, spalleggiata dalla “no governance” pubblica, è una città che non ha dignità.
Finché non si guarderà l’interesse di tutti, e non di una sola parte, Arezzo resterà nella “mediocritas” assoluta.
Cambia la raccolta rifiuti in centro, ecco come
Raccolta rifiuti in centro storico, commercianti a confronto con l’assessore Sacchetti
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Esattamente così avviene e la città è sciatta, come una bella signora o un bel signore pettinati e impomatati , con vesti e scarpe sporche .
Pensate se si potesse vedere anche la biancheria intima !
Bravo Burattino, gagliardo.
Non si riferirà mica a quelli che è festa tutto l’anno (coi soldi dei contribuenti!?), che il Natale comincia a novembre, che i residenti possono schiantare l’importante è ristorare, ma anche i non residenti possono schiantare nel traffico l’importante è tappezzare la città di tavolini, che le fabbriche possono chiudere l’importante è l’economia del bicchierino e la movida alcolica.
Cartoni in centro, bicchieri e bottiglie in Via Pietri, siamo noi ignoranti che non capiamo che sono segni tangibili che la città è viva, sempre più cialtrona ma viva, l’arte mettila da parte.
Siamo noi che assurdamente ci ostiniamo ad alzarci presto per andare a lavorare anche se la notte non si dorme tra musica troppo alta e ubriachi che berciano ma dobbiamo farlo per pagare tasse e contributi in cambio di questi servizi!
«… più … espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d’ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.» Italo Calvino “Le città invisibili” – Le città continue I.