Fa discutere il progetto approvato dalla Giunta Comunale aretina, che prevede lo spostamento del cosìdetto “Obelisco Mazzini” dalla sua attuale sede di Piazza del Popolo a quella di Piazza della Stazione, della quale sono in corso i lavori di restyling.
Per chi non lo conoscesse, si tratta della maestosa colonna in stile dorico innalzata nel 1880 in memoria dei Caduti aretini delle guerre risorgimentali e collocata a ridosso del Palazzo delle Poste e del parcheggio multipiano interrato di via Garibaldi: posizione senza dubbio infelice per un monumento, che nel suo piedistallo reca le effigi di Vittorio Emanuele II e di Garibaldi, nonché una targa a ricordo di Mazzini.
Su questa decisione della Giunta si è aperto un dibattito sui social media: c’è chi è d’accordo sullo spostamento in Piazza della Stazione ; c’è chi ritiene che la colonna debba rimanere dov’e’ ; c’è anche chi è contrario, perché teme che venga colta l’occasione dello spostamento in una posizione di maggiore visibilità, per poter sostituire i volti di “coloro che fecero l’Italia” con quelli del solito Sindaco e del solito Assessore, che hanno fatto Arezzo ; c’è , infine, chi propone che, invece della colonna, venga installata permanentemente la Ruota Panoramica, cosicché non possa più dirsi che Arezzo e’ solo la Città del Natale.
Da parte nostra proponiamo su L’Ortica (senza dubbio più attendibile della piattaforma Rousseau) un referendum consultivo, affinché i cittadini si pronunzino su una decisione di così grande importanza per il futuro della Città.
Per renderlo più visibile, il monumento si potrebbe installare in vari punti della città, un mese qui e uno là, così, per tutto l’anno, a girare… Lo stesso può essere fatto con gli altri monumenti esistenti, compreso
quello ‘lasciato’ in piazza San
Francesco da Gustavo Aceves, per il quale sarebbe forse adeguato un giro “esterno”, di
periferia, quasi da metterlo in gara con quelli di Alessandro Marrone.