Dimenticate la reliquia della Vera Croce, gli affreschi di Piero della Francesca o il silenzio mistico della basilica: la vera attrazione della Chiesa di San Francesco oggi è… l’erba spontanea che cresce allegramente sui muri sacri.
Sì, avete letto bene. Qualche ciuffo verde – audace, orgoglioso e perfettamente idratato nonostante il caldo africano – ha deciso di nascere e prosperare tra le antiche pietre della facciata. Nessuno l’ha tolto, nessuno lo tocca. Sarà mica Erba Santa?
Le interpretazioni si sprecano.
C’è chi mormora che sia un’installazione artistica a tema “eco-mistico”, un chiaro richiamo alla sacralità del creato. Altri più fantasiosi sostengono che sia parte di una nuova strategia turistica: “Dopo la leggenda della Vera Croce, ecco la leggenda della Vera Pianta”, con tour guidati per fotografare il miracoloso ciuffetto.
Ma i più maliziosi sospettano altro. “È erba aromatica,” bisbiglia un passante, “servirà per i cocktail della riapertura delle Stanze di San Francesco.” Un’ipotesi, questa, confermata da un curioso menù visto al ristorante adiacente La Buca di San Francesco, dove si vocifera stia per arrivare un piatto chiamato “Tagliatelle al rosmarino murario”.
Intanto, il verde continua a crescere indisturbato. L’UNESCO tace, la Sovrintendenza sembra avere altro da fare, e l’erba – impavida e sorridente – si gode il suo momento di celebrità.
Un consiglio ai turisti: portate la macchina fotografica, ma anche una forbicina. Potreste portarvi a casa un souvenir vegetale, perfetto da mettere nell’acqua, o – perché no – nel mojito.