Spesso si dice che anche le brutte partite, quando si vincono, diventano belle. Oggi, però, l’Arezzo ha sfatato questo detto. La squadra di Bucchi ha portato a casa i tre punti con una prestazione opaca che, nonostante il successo, resta pur sempre deludente.
Pronti via, ed è subito il Milan Futuro a prendere il controllo del campo, costringendo l’Arezzo nella propria metà per i primi dieci minuti. Gli amaranto provano a liberarsi con lanci lunghi e alti, cercando sponde di testa per innescare i compagni, ma la retroguardia rossonera è ben organizzata e domina sulle palle alte. Anche nel palleggio, gli ospiti mostrano qualità nei fondamentali, mentre l’Arezzo fatica a trovare varchi per verticalizzare. Tanto che Trombini è spesso chiamato in causa dai compagni per reimpostare il gioco, che però si sviluppa in maniera lenta e prevedibile.
L’unico lampo della prima frazione arriva al 30’, quando Pattarello libera Renzi al limite dell’area: il suo tiro è diretto all’angolino, ma Nava si distende e devia in tuffo. Poi, più nulla. Il primo tempo si chiude senza sussulti, con un Trombini inoperoso e un pubblico di casa visibilmente deluso dalla prestazione amaranto.
Nella ripresa non si assiste al cambio di ritmo che ci si sarebbe aspettati. Anzi, il gioco diventa ancora più spezzettato, con gli ospiti più intenti a difendere il pari che a cercare il vantaggio. In una situazione del genere, solo una giocata individuale può cambiare le sorti della gara, e l’Arezzo ha in squadra Pattarello. Al 74’, una palla persa dal Milan Futuro a centrocampo innesca il numero 10 amaranto, che si invola verso la porta e, poco prima di entrare in area, calcia forte e angolato, battendo Nava per il gol decisivo. Un guizzo da prestigiatore che risolve una partita complicata.
Nel finale, la gara si fa ancora più tesa, ma l’Arezzo mantiene la calma e resiste senza cadere nelle provocazioni. Solo all’ultimo secondo un rinvio di Lazzarini in area di rigore sbatte su un avversario e finisce sui piedi di Sia, che calcia di prima intenzione superando Trombini. Ma il primo assistente dell’arbitro ha già la bandierina alzata per segnalare il fuorigioco. Pericolo e beffa evitati per un soffio.
Le assenze di Guccione e Tavernelli, squalificati, hanno costretto Bucchi a rimescolare le carte, forse togliendo certezze alla squadra. Di positivo ci sono i tre punti, fondamentali per non perdere terreno dalla Vis Pesaro, vittoriosa sulla Pianese con due reti nei minuti di recupero. Inoltre, è la prima volta che l’Arezzo batte una squadra U23, e Pattarello, con il gol di oggi, porta a 14 le sue reti stagionali, salendo al secondo posto nella classifica marcatori.
Da segnalare l’assenza dei gruppi organizzati, che hanno confermato la loro protesta contro la presenza delle squadre U23 in Lega Pro.