Oggi scrivo una riflessione sul nostro “io biologico” cioè sulla nostra identità corporea, data dal nostro DNA ( DeoxyriboNucleic Acid, acido desossiribonucleico) custodito nei cromosomi delle nostre cellule.
Ciascuno ha il suo DNA.
Non esiste una persona che lo stesso DNA.
La Natura esalta la bio-diversita’.
La nostra vita biologica inizia dall’incontro tra l’ovocita, cellula della mamma, e lo spermatozoo del babbo.
Tutte le nostre cellule possiedono due tipi di DNA: il primo è localizzato nel nucleo (cromosomi) della cellula ed è formato per il 50% dal DNA paterno e dal 50% dal DNA materno.
Il secondo tipo di DNA delle nostre cellule è localizzato nei mitocondri, che hanno il loro DNA di origine solo materno.
I mitocondri sono organi cellulari deputati a produrre energia: ATP (Adenosintrifosfato), molecola ottenuta dall’incontro tra l’idrogeno e l’ossigeno.
Il grasso corporeo e’ il nostro deposito di idrogeno.
I mitocondri sono organi cellulari essenziali alla vita perché sono le strutture in grado di produrre energia visite.
I nostri mitocondri sono tutti derivati dalla nostra mamma.
I mitocondri sono il segno biologico donato dalla nostra mamma. Sì perché la prima cellula dalla quale sono nate tutte le nostre cellule, che costituiscono il nostro corpo, è l’ovocita materno.
La culla dove nasce e si sviluppa la vita, cioè il nostro corpo, è una cellula della nostra mamma.
I mitocondri materni segnano tutta la nostra vita.
Se non sono efficienti, la nostra vita sarà compromessa.
Molte patologie nascono dalla ridotta validità dei nostri mitocondri.
La mamma ci dona la vita e ci accompagna per tutta la nostra esistenza con i “suoi” mitocondri dotati di un loro specifico DNA.
Sono presenti in ogni cellula del nostro organismo dal muscolo al cervello, dal fegato all’intestino, dalla tiroide a tutte le cellule dei nostri organi.
Il nostro vivere dipende da loro.
La nostra longevità dipende da mitocondri della nostra mamma.
La Natura ha scelto di trasmettere i mitocondri con il loro DNA, SOLO attraverso il genere femminile.
Siamo più mamma che babbo.