Ci vorrà tempo per imparare la nuova denominazione dei vigili urbani che da oggi non appartengono più alla polizia municipale ma alla polizia locale.
La novità è stata presentata dal sindaco Ghinelli, forse con una certa amarezza, visto che il corpo dei vigili sembra sempre più “sguillare” dalle grinfie comunali.
Certo, è solo un cambio di denominazione, ed Arezzo è il primo capoluogo della Toscana che adotta tale variazione “in adeguamento ad una norma costituzionale”.
Chissà se i vigili si chiameranno sempre urbani o, locale per locale, quelli del bar Amaranto, quelli dell’Esselunga o del Prato.
Intanto sarà bene mettersi finalmente d’accordo per una sede in città della polizia che soddisfi tutte le esigenze, visto che ora sarà possibile mettere il cartello “POLIZIA LOCALE”.
Ma alla presentazione della variazione c’era, oltre al sindaco e il comandante Cecchini, anche il cane antidroga Drago, che chissà perché, vedendo tutto quell’entusiasmo solo per il cambio di denominazione, annusava con insistenza i presenti.