Prendete nota di questa frase: “Nei prossimi giorni darò una risposta definitiva su come mettere in sicurezza l’incrocio”. E’ del vicesindaco di Arezzo assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione. Memorizzata? Ottimo! Un altro sforzo: tenete a mente la differenza che passa tra Lavori Pubblici ed Educazione Stradale. Nel senso che è sempre bene rammentare ai conducenti l’osservazione del limite di velocità. Ma un amministratore comunale non è un istruttore di scuola guida. E’ di più, se dalle parole passa ai fatti.
Avete preso nota?
Allora, possiamo cominciare. Da un dogma della scienza fisica: Ad ogni azione corrisponde una reazione. E’ arcinoto, in Dinamica va sempre così. Non altrettanto si può dire di: Ad ogni promessa corrisponde un compimento.
Quando si tratta dei lavori pubblici e l’assessore è il vicesindaco Gamurrini, non è detto che sia sempre così. La politica non è dinamica. Anche se pare di sì. Perlomeno, nominalmente. Ad esempio: la denominazione OraGhinelli sembra qualcosa di dinamico. OraGhinelli è l’associazione civica del sindaco di Arezzo.
Ora? Forse sarebbe giunto il tempo di cambiare la denominazione in DoppoGhinelli. Sia chiaro: Ghinelli è un sindaco da primato. Record in materia di opere pubbliche lampo. Ad esempio, lui e il fido vicesindaco assessore ai lavori comunali hanno, giustamente, ottenuto l’alloro per PalaCaselle. Una roba da blitz. In men che si dica: 4 mesi. Bravo sindaco, bravo vicesindaco assessore. Bravi! Quando ce vo’, ce vo’: siamo contenti di battere le mani.
Altra storia è il caso che vi raccontiamo.
Comincia con un articolato servizio giornalistico sulla pericolosità di una strada e la relativa incidentalità. Lo mise in onda la Tv locale, Teletruria. Lo scorso gennaio. A cura di Massimo Gianni. Indomito (sia detto senza ironia e, anzi, nell’occasione gli giungano i sinceri complimenti per il suo puntuale programma) conduttore di Sportello Reclami.
La strada in questione è via Chiarini. La problematica della sinistrosità del bivio verso Agazzi, la espose un concittadino che è un volto molto familiare. Il dottor Francesco Strano. Già vicequestore, prima Capo della Mobile e poi dirigente del Commissariato. Adesso in pensione.
Quando il 2016 cominciava da pochi giorni, il dottor Strano descrisse chiaro e tondo il problema. In sostanza, l’elevata sinistrosità del bivio, citando i tanti incidenti accaduti lì, qualcuno anche mortale e soffermandosi sugli accorgimenti da prendere onde mettere in sicurezza il transito dei mezzi. Oltretutto anche pesanti.
Il concittadino ebbe cura di stigmatizzare anche il comportamento degli utenti della strada e, in particolare, l’abitudine di pigiare l’accelleratore su quel rettilineo di via Chiarini. Su cui vige un limite di 50 km orari, inosservato nella stragrande generalità dei casi.
Ma la sinistrosità di via Chiarini è determinata non solo dall’imprudenza generalizzata ma, e soprattutto, dall’assetto della strada. Andrebbe opportunamento modificato. Come? Allargando l’area in cui si incrociano i mezzi provenienti da Agazzi con i veicoli in transito sulla strada principale. Ciò è quanto disse il dottor Strano, fiducioso in un intervento dell’amministrazione comunale.
In effetti, l’istanza su via Chiarini ebbe un’immediata e promettente risposta da parte del vicesindaco assessore ai Lavori Pubblici. Chi meglio di Gamurrini poteva assumersi precisi impegni per conto del Comune? Li assunse al microfono di Sportello Reclami. E disse:
“La soluzione migliore sarebbe quella di raddrizzare la strada ma ci sono delle controindicazioni. Tra esse, la principale è l’incentivo che un tratto rettilineo più di prima darebbe a quanti esagerano con l’acceleratore. Nell’immediato (siamo a gennaio 2016 ndr) stiamo verificando la possibilità di installare dei dossi deceleratori, in corrispondenza dell’intersezione, dato che ci sono due punti luce. Nei prossimi giorni (il 2016 cominciava da pochi giorni ndr) darò una risposta definitiva su come metteremo in sicurezza l’incrocio.”.
Segue una breve ma intensa lezione di scuola guida, particolareggiata sull’osservanza dei limiti di velocità e una dotta disquisizione su dove possono essere installati i dossi deceleranti oppure il problema va ovviato altrimenti.
Conclusione: il 2016 volge al termine ma…il vicesindaco assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione deve ancora dare la famosa risposta su come il Comune intende, se intende, mettere in sicurezza il bivio tra via Chiarini e Agazzi. I dossi deceleranti non sono stati installati, fino a questo momento. Pochi giorni fa, l’ennesimo incidente.
Diciamo una cosa: l’intenzione di Gamurrini su via Chiarini, stante le enunciazioni del gennaio 2016, è da considerarsi una buona, buonissima intenzione. Finora l’esecuzione non è cattiva. Diciamo che è nulla. Aggiungendo che dire nulla è peggio di dire cattiva.
E diciamo anche : dare la colpa alla colpevole indisciplina degli utenti della strada non è un’attenuante a non aver preso ancora alcun accorgimento per la messa in sicurezza di via Chiarini, in cui il Comune si sta sputtanando. Dopo la lezione di scuola guida impartita dal vicesindaco assessore ai Lavori Pubblici all’inizio del 2016.