Sulla scia di Renzi, che si è detto pronto a rimettere le mani sul progetto del ponte sullo stretto di Messina, il sindaco di Arezzo ha rotto gli indugi e dichiarato: “Il ponte Buriano ha fatto il suo tempo. E’ vecchio e stretto e io voglio lasciare il segno. Eppoi quel semaforo rosso non lo sopporto più, l’amministrazione è cambiata. Se prima della fine del mio mandato non l’avremo sostituito non mi ricandiderò”.
Voci di corridoio dicono che il progetto verrà affidato all’architetto spagnolo Calatrava, noto tra l’altro per aver progettato l’ultimo ponte veneziano, realizzato in vetro e capace di far scivolare i passanti quando piove.
“Sarà un ponte di cristallo a quattro corsie, che impatti meno possibile sul paesaggio. I calcoli strutturali li farò io a gratisse. L’opera si chiamerà Ponte Nuovo e quello omonimo di via Anconetana diventerà il Ponte Vecchio di Arezzo. Abbiamo già dei contributi al regolamento urbanistico da parte di cittadini che vogliono costruire negozietti per orefici ai suoi lati…”
Pare che gli alleati leghisti abbiano reclamato per il previsto smantellamento del semaforo, chiedendo che venga conservato e sempre acceso sul verde. Ghinelli si è detto possibilista: “Tanto col verde passon sempre tutti”
Il finanaziamento dell’opera sarà garantito dalla Regione Toscana, infatti anche l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture Ceccarelli si è detto entusiasta del progetto: “Così si elimineranno le code dei pendolari tra Arezzo e Castiglion Fibocchi, e sarà più facile, per gli aretini, andare a cercare funghi sopra Pieve San Giovanni.”