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lunedì, Novembre 10, 2025
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Aspettando Perugia… fateci andare!

Un derby che sa di storia, orgoglio e passione amaranto: Arezzo vuole esserci, sugli spalti e nel cuore della sfida

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Domenica è il giorno di Perugia–Arezzo, una partita che profuma di storia, di rivalità e di passione.
Speriamo che le autorità concedano la possibilità alla tifoseria sana aretina di assistere a questo evento, lasciando da parte gli antichi attriti tra le due città.

Già nel lontano XI secolo, Perugia tentò di mettere le mani su Castiglion d’Arezzo (l’attuale Castiglion Fiorentino), scendendo in Val di Chio dalla Valtiberina. Gli aretini risposero da veri guerrieri, conquistando Castiglion del Lago e costringendo i grifoni a un accordo: restituzione della rocca, ma stop alle mire sui territori aretini.

Per oltre un secolo ci fu calma piatta, finché i tempi dei Tarlati e dei condottieri Buonconte di Montefeltro e Pier Saccone non riaccesero le fiamme.
Quando poi, nel 1335, i papalini provarono a conquistare Arezzo, trovarono una resistenza eroica: la città e la fortezza del Pionta tennero duro per due mesi, finché gli assedianti dovettero ritirarsi. E, in segno di sberleffo, fecero sfilare le “donne di compagnia” al seguito dell’esercito in abiti succinti — forse per nascondere la vergogna della sconfitta!

E secoli dopo, nel 1799, furono ancora i perugini a trovarsi di fronte agli aretini: stavolta al fianco delle truppe napoleoniche. Ma a Vitiano, poco prima di Querciolo, le forze di Arezzo li misero in fuga, dando vita all’insurrezione del “Viva Maria”, che si diffuse poi in tutta Italia.

Insomma, la storia parla chiaro: Arezzo non si piega mai.
E oggi come allora, vogliamo solo una cosa: essere presenti, tifare, sostenere la nostra squadra con passione e rispetto.

“Chi non salta perugino è!” — sì, ci sono stati tempi duri, anche scaramucce e botte da orbi a Ferro di Cavallo, ma io che sono “anzianotto” ricordo il vecchio Sant’Elena, le trasferte senza biglietti nominativi e senza tessere da tifoso… solo la fede amaranto e la voce!

Allora, FATECI ANDARE!
Perché la storia la scriviamo noi, sugli spalti, ogni domenica.

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Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
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