C’era una volta… la piscina comunale. Fresca, azzurra, popolare. Un’oasi per il popolo sudato. Un paradiso liquido con le docce fredde e i moscerini nella vasca piccina. Era il 2016, c’era Renzi, le mascherine ancora non esistevano e la piscina finiva in mano a una società privata con un contratto lungo come una messa di Natale: QUINDICI ANNI.
Ma a Castiglioni il tempo s’allunga e si accorcia come le braghe elastiche dell’estate: e così, puff! I quindici anni diventano otto, e nell’ottobre 2024 la piscina torna nelle amorevoli braccia dell’Amministrazione. Applausi, fanfare, e subito… abbandono!
Eh già, perché da ottobre a maggio passa solo mezzo anno. Una bazzecola! Giusto sei mesi di vasca semivuota, erba marcia e piastrelle saltate manco avessero fatto la guerra nel Donbass. Gli spogliatoi sembrano girati da Spielberg per “Salvate il soldato cloro”, e il prato ha chiesto asilo politico in un giardino pubblico di Cortona.
Ma niente paura! L’Amministrazione, con l’entusiasmo di chi scopre l’acqua calda… in pieno agosto, rassicura:
«TUTTO REGOLARE! RIAPRIAMO A METÀ GIUGNO!»
Tempismo da Formula Uno… al contrario! Mentre le piscine dei paesi vicini sono già piene di tuffi, schiamazzi e abbronzature a chiazze, a Castiglioni si medita, si prega, si contempla l’acqua che non c’è.
E c’è di più! I nostri eroi del Comune ricordano orgogliosi:
«C’È UN PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE! TOTALE!»
Certo! Esiste! Sulla carta! Dal 2021, insieme al Green Pass e al tormentone estivo di Baby K. Tre estati fa, un governo fa, e almeno due mode di costumi fa. Ma il progetto è lì, bello, dormiente, tipo la Bella Addormentata. Solo che il principe non arriva… e nel frattempo la piscina invecchia, si spella e perde acqua come un vecchio canotto del ’98.
E allora, Castiglionesi, preparate i teli mare, il bagnoschiuma e tanta, TANTA FIDUCIA. Perché magari la piscina riapre… giusto in tempo per ferragosto. E se no… tranquilli! C’è sempre il 2026. O il 2031. Tanto qui il tempo è elastico.
Testo liberamente (ma nemmeno troppo) ispirato al comunicato stampa di PAOLO BRANDI, capogruppo Rinascimento Castiglionese