Evidentemente c’è una parte di aretini che è stata educata col culo anziché con la testa, da genitori dementi, i quali hanno allevato una prole ancora più decerebrata.
La prova provata è lo stato in cui versa la zona in Fortezza, a ridosso delle mura sulla strada, dove tra le rovine in pietra “fioriscono” i frutti di quella demenza.
Buste della spesa piene di coperte sporche, (Dio ci scampi e liberi che in queste camporelle gli idioti si riproducano), avanzi di cibo gettati ovunque,bottiglie vuote, plastica e rifiuti sparsi nell’erba.
Ma i dementi sono anche “artisti” e quindi hanno ben pensato di lasciare i loro capolavori ai posteri, imbrattando le mura con frasi e scritte con la vernice bianca.
Io spero che uno o più di questi coglioni stia leggendo l’articolo, e sappia che quello che si merita è una riga di calci in culo a due a due finché non diventano dispari.
Ma il Comune vigila e controlla la Fortezza ?
Domanda lecita, poiché dalle tante dichiarazioni e promesse, dalle rassicurazioni che sarebbe diventata una delle eccellenze cittadine, fulcro di iniziative e valorizzazione, è stata di nuovo lasciata a sé stessa.
Il picnic c’è il morto (la Fortezza abbandonata ) pure, di dementi abbiamo un surplus da esportare.
Ci sono gli addetti a costruire e gli addetti a distruggere. Come se fare e disfare sia tutto un lavorare. No , disfare come si legge nell’articolo è da dementi. Chi non presta attenzione e lascia passare dimostra poca cultura sulle cose che potrebbero elevarci a città del bello, pulito e non della sciatteria. Arezzo città sciatta e trasandata e lo si vede dalle piccole cose. Una signora o un signore ben pettinati e agghindati da gioielli non saranno mai belli se il loro abito è sporco e frittelloso.