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sabato, Marzo 30, 2024
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La quarantena degli aretini tra truffe e bufale

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La presenza forzata nelle case ha fatto crollare i furti negli appartamenti.

Ma, nello stesso tempo, sono aumentate le truffe nel web, approfittando proprio delle ore passate in internet dalla gente, che già vive un bello stress e che, quindi, diventa un soggetto fragile se perde la normale attenzione.

Una lettrice ci racconta la sua avventura.
Si fa presto a dire che è stata ingenua ma i meccanismi utilizzati sono da professionisti.

Riceve un messaggio tra quelli della sua banca dove chiede di cliccare su di un link di aggiornamento della carta.
Ma quello che fa cadere ogni dubbio è una telefonata “professionale” da una persona che avverte del cambiamento delle caratteristiche della carta di credito come promozione della banca per sopperire alle difficoltà del periodo.

Si, lo sapevo – dice la nostra lettrice- che non bisogna mai dare i dati della propria carta, ma quel messaggio tra quelli della banca e quella telefonata hanno fatto dimenticare ogni precauzione.
Nell’arco di due ore veniva alzato il plafond disponibile di spesa e fatto varie operazioni anche all’estero.

Il bello è che la mattina dopo, alla polizia postale per fare la denuncia, trova una fila enorme di truffati, forse anche perché ora sono aperti solo due volte alla settimana.
E, curiosamente, anche la persona che è davanti era caduta nello stesso tranello con la stessa banca.

Altri raccontano di acquisti a cui non ha mai fatto seguito la consegna della merce.

Ma che il web vada utilizzato con attenzione lo dimostrano non solo le truffe ma anche le bufale che circolano tranquillamente anche in forma di catene e in cui cadono anche persone insospettabili.

Ce n’è due in particolare che hanno attirato la nostra attenzione.

Nel primo si dice: per favore comunica a tutti i tuoi contatti di non accettare l’amicizia di Andrea Wilson (o altro nome di fantasia).
E’ UN HACKER (azz…) e ha il sistema collegato al tuo account facebook (dai che cazzo vuol dire in italiano?). Se uno dei tuoi contatti lo accetta, VERRAI VIOLATO (cioè mi incula?).

Tieni premuto il dito sul messaggio, prosegue la comunicazione, e quindi fare clic sui nomi di quelli della tua lista.

Il finale del messaggio è fantastico: QUESTO E’REALE.

Poiché questa bufala gira da parecchio, abbiamo provato a chiedere a chi ce l’ha mandato da chi l’avessero ricevuto.
Tutti hanno risposto: da persona che conosco da tempo, molto credibile.

Stesso meccanismo per quello che dice di bypassare l’algoritmo di facebook, che cattivo cattivo, ci fa vedere solo i post di 25 collegati.
Anche questo messaggio diventa esilarante:

“Tieni il dito giù da qualsiasi parte in questo post e “Copia” si farà esplodere.
Clicca su “Copia”. poi vai alla tua pagina, inizia un nuovo post e metti il dito ovunque nel campo bianco “incolla” si alza e clicca su incolla.” Il finale è esplosivo: FUNZIONA!

Ora basterebbe solo dare una occhiata alla sgrammaticatura che fa capire trattarsi di messaggi che denunciano una ritraduzione meccanica e poi, perché non utilizzare Google in modo utile, che ci farebbe evitare figure barbine, visto che lì troviamo la denuncia di ogni tipo di bufala?

Però, forse proprio ancora per questa immaturità telematica, si capisce perché politici di varia risma investano milioni di euro in messaggi social che trovano molti pesci che abboccano.

Il web può essere una grande risorsa, ma, come in una giungla, i più fragili e non equipaggiati adeguatamente vengono divorati dalle bestie che ivi si trovano.

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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