
È una misura importante che potrebbe aiutarci a preparare gradualmente una nuova normalità nel segno della responsabilità e dell’umanità, in cui poter convivere a lungo con il virus in sicurezza e con dignità.
Restano fermi: l’obbligo di autodichiarazione; le misure di distanziamento sociale anche all’aperto; l’obbligo delle mascherine, che in Toscana abbiamo già stabilito distribuendone gratuitamente a tutti i cittadini; le disposizioni nazionali e dei sindaci sui parchi e sui giardini pubblici e la possibilità di emettere ordinanze da par te dei sindaci stessi”.

Lo strumento è dotato, di uno schermo, in cui appare il volto del dottore per mantenere alto il livello di interazione con il paziente, e di tecnologie che consentono di parlarci e capirne le esigenze.
Si tratta di un apparecchio mobile e facilmente trasportabile tra letti e reparti differenti.
Attraverso uno stetoscopio a distanza ad altissima precisione, che viene mosso nei vari punti del corpo del paziente da un operatore, e a dei collegamenti predisposti per ecografi ed altri strumenti diagnostici, consente anche di effettuare consulenze specialistiche da remoto.
Tutto ciò rende possibile effettuare diagnosi a distanza e in totale sicurezza per l’operatore ed il paziente.

“Il bilancio di Coingas è sano, valutato positivamente sia dai sindaci revisori che dalla società di revisione, e non pone il benché minimo problema di legittimità, approvarlo è quindi non solo legittimo ma anche fondamentale per poter ripartire tra i Comuni i dividendi che oggi sono quanto mai necessari per fare fronte alla crisi sociale ed economica generata da Covid19.
Questo per dare il senso alle parole e ai fatti odierni in assemblea Coingas.
Alla presentazione del bilancio di Coingas, preceduta peraltro dall’unanime riconoscimento del buon operato della società, la sindaca di Lucignano si è affrettata a sostenere che nonostante che il bilancio fosse corretto e dunque approvabile, per pura argomentazione politica ella non lo avrebbe approvato.
Di eguale avviso e medesima strategia il quartier generale dei Sindaci PD: Menchetti (Civitella), Sonnati (Foiano), Ducci (Talla).
Singolare anche la posizione del sindaco Cornioli di Sansepolcro, per il quale il bilancio va bene, ma non è da votare.
Ma non si era detto che in questo momento particolare occorreva stare tutti insieme per fare fronte comune contro il virus? Non si era sbandierato ai quattro venti che la “ragion politica” doveva cedere il passo alla “ragion di Stato”? E si badi bene che qui la “ragion politica” manco è all’orizzonte. Coingas è una società che svolge esclusivamente un ruolo di connessione tra i Comuni e la Multiutility Estra.
Il socio di Estra è Coingas, i soci di Coingas sono i Comuni.
Il bilancio di Coingas è formato dalla acquisizione del dividendo di Estra, spettante per il 25,14% a Coingas, la quale con l’approvazione del bilancio è autorizzata a distribuirlo ai Comuni.
Mi spiegate cosa c’è di “politico” in tutto ciò?
Nulla, assolutamente nulla.
E allora perché la solerte sindaca di Lucignano si affretta a dire che lei il bilancio di Coingas non lo vota?
Forse perché teme che sia fatto male?
No, ha dichiarato che è fatto benissimo, tanto da complimentarsi anche con l’Amministratore, e allora?
Per motivi politici.
Allora ci dica quali sono.
Finché non ci avrà convinto che i motivi politici sono tali da impedire a lei di votarlo, ma a me si, io non lo voterò.
Ci mancherebbe altro che io in un momento come questo facessi di testa mia … nemmeno per sogno.
Io faccio come i sindaci del PD, non lo voto.
Ma lo sanno i cittadini che da quella approvazione dipende la “distribuzione dei dividendi di Coingas”?
Cioè di 3 milioni e 87mila euro che il bravo Scortecci, al quale si conferma e rinnova la fiducia, porta in bilancio per “distribuirli” ai Comuni.
Si tratta di risorse che spettano ai Comuni, prima ancora ai cittadini, e che oggi potremmo impiegare in azioni di coesione sociale o di tenuta del sistema economico.
Centinaia di migliaia di euro pronti per essere messi a disposizione dei cittadini, non solo di Arezzo ma di tutta la provincia.
Il PD, tuttavia, avendo scelto da tempo di fare di Coingas l’unico cavallo di battaglia politica contro il centrodestra, trasferendo sul livello giudiziario ogni azione e ogni considerazione, oggi decide di non approvare il bilancio in un atteggiamento solo apparentemente pilatesco: si tiene le mani libere per continuare il bombardamento mediatico su Coingas attraverso la decisione di non votare il bilancio, ritenendo che “tanto il bilancio lo vota Arezzo” e i frutti di quello stesso bilancio, che decide di non votare, gli arriveranno comunque.
Poi visto che il Comune di Arezzo si comporta come loro, si inventa di sana pianta la storia della “sfiducia di Scortecci”, vedi nota della segreteria PD di ieri.
È sempre la storia del dito e della luna … e sì che siamo in Toscana, e certe cattive abitudini avremmo dovuto perderle, macché, i “trinariciuti” imperversano ancora.
In queste ultime settimane è cambiato il mondo, ce lo siamo già detto mille volte.
Ed è vero.
Ma ci siamo anche detti altrettante mille volte che “niente sara’ piu’ come prima” e questa cosa, me lo concederete, la devo smentire. La politica dovrebbe trovare nuova forza nell’etimologia del suo senso proprio, mentre sembra che, alle porte della Fase 2, questo PD sia già tornato ad avvantaggiarsi delle occasioni politiche per un mero scopo opportunistico, alla faccia di tutto e di tutti.
Non volete approvare il bilancio di Coingas?
Prendetevene la responsabilità, guardate in faccia i nostri concittadini e siate onesti.
Oppure, la prossima volta, “RESTATE A CASA””.

Taxi disponibili e sicuri ad Arezzo per ogni necessità.
“Non abbiamo mai interrotto il servizio – spiegano il presidente della Cooperativa Taxi Andrea Cappetti e il Presidente di Confartigianato Taxi Alessandro Tani – e siamo a disposizione di chiunque abbia bisogno di noi.
In questo periodo abbiamo contribuito al rispetto delle misure contro la diffusione di coronavirus e continuiamo a fare le consegne a domicilio della spesa con una tariffa scontata e conveniente in tutto il territorio comunale.
Ma vogliamo anche rassicurare che siamo già pronti per la fase due, quella della riapertura graduale di spostamenti e attività varie.”
“In particolare – precisa il vice presidente Pietro Fazzuoli – tutti i nostri conducenti di taxi aretini hanno fatto tutti il test sierologico e sono risultati tutti negativi.
Hanno messo i divisori nelle auto fra i posti anteriori e posteriori e provvedono quotidianamente ad effettuare la sanificazione con prodotti specifici.
Naturalmente tutti usano guanti e mascherine. Dunque in caso di necessità basta chiamare la centrale al numero 0575/382626 e arriverà in tempi rapidissimi un taxi supersicuro per ogni spostamento.

Durante uno dei quotidiani servizi di controllo nel comune di Monte San Savino, i Carabinieri notanoo un motorino con due persone che cambiano strada alla vista della pattuglia dell’Arma. Subito i Carabinieri intimano l’alt al mezzo, ma il conducente guadagna tempo ferma la corsa dopo circa 50 metri.
Nel fare questa manovra i Carabinieri del Radiomobile notano che viene fatta cadere una busta che entrambi i ragazzi cercano poi di nascondere con i piedi sotto il ciclomotore.
Raccolto l’involucro, i militari ci trovano circa 300 grammi di marijuana, arrivano sul posto anche i militari della Stazione di Lucignano e dopo la perquisizione personale e domiciliare a carico dei due ragazzi, di 20 e 17 anni, vengono sequestrati 5 bilancini di precisione, 3 “grinder” e 10 grammi di hashish.
Il maggiorenne è stato tratto in arresto e subito dopo rilasciato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che non ha ravvisato l’esistenza di esigenze cautelari, mentre il minorenne è stato invece denunciato in stato di libertà.

Al termine del controllo, il giovane è stato invitato a fare rientro presso la propria dimora, segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti in base all’articolo 75 del D.P.R. 309/90 e sanzionato per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità in relazione alle misure di contenimento del Covid-19.

Grazie all’attività investigativa svolta, anche grazie all’analisi del traffico dati, i carabinieri hanno stabilito un collegamento tra l’operaio e il telefono rubato.
La situazione dalle ore 14 dal giorno 27 alle ore 14 del giorno 28 aprile relativa al fenomeno della diffusione del COVID-19 evidenzia inoltre 2 nuovi casi: nella provincia di Arezzo (Loro Ciuffenna e San Giovanni Valdarno).
I nuovi casi sono a domicilio.
I guariti sono 10:
3 ad Arezzo città
1 a Badia Tedalda
1 a Bibbiena
1 a Capolona
1 a Cortona
1 a Montevarchi
1 a San Giovanni Valdarno
1 a Sansepolcro