Non andiamo alla processione del Venerdì Santo; non partecipiamo alla messa della resurrezione, quella piena di letture e liturgie varie della notte di Pasqua (il parroco avrebbe la possibilità di celebrare con la forma breve, ma non lo fa quasi mai); non andiamo alla messa di Pasqua e nemmeno in visita da parenti con i quali spartiamo si e no due festività all’anno. Per non parlare dei battesimi che di solito si tengono in questi periodi.
Per contro ci strafoghiamo di cibo ultracucinato perché è Pasqua e non ci sembra tale senza colomba né uovo.
Ci rilassiamo (anche troppo) su divani e poltrone varie, preghiamo perché il Corona Virus ci lasci presto in pace.
Quindi non tutto il male viene per nuocere, anche se bisognerebbe dedicare qualche minuto di silenzio alle vittime di questo orribile contagio, questo mostro informe che ti mozza il respiro e decima gli anziani, e i medici.