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mercoledì, Aprile 3, 2024
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La scienza procede con umiltà creativa

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Macrofagi, sistema immunitario, alveoli polmonari, vitamina D.

Azione simile tra la vitamina D e il farmaco utilizzato per la terapia artrite reumatoide e sperimentato per Covid-19.

I MACROFAGI alveolari sono una famiglia dei globuli bianchi.
Iniziamo a conoscere i macrofagi.
Nel referto delle analisi del sangue si può leggere: emocromo con formula leucocitaria, il valore delle varie famiglie dei globuli bianchi, tra queste il valore dei monociti.
I monociti si originano dal midollo osseo, vengono immessi nel sangue, passano dal torrente sanguigno nei tessuti, dove si trasformano in macrofagi.
I macrofagi alveolari sono la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni respiratori invasori.
I macrofagi arrivano nella parete degli alveoli polmonari per esercitare la loro funzione di difesa da batteri, virus, molecole inquinanti l’aria inspirata. I monociti hanno un’emivita di un giorno, mentre i macrofagi possono vivere fino a mesi o anni nel tessuto degli organo, del polmone.

ALVEOLI POLMONARI
Gli ALVEOLI polmonari sono l’unità terminale del sistema respiratorio responsabile dello scambio gassoso, ossigeno verso il sangue e anidride carbonica dal sangue verso l’eterno.

L’alveolo è una cavità circondata da una parete composta da cellule, chiamate pneumociti:
1- pneumociti di tipo I, costituiscono la struttura della parete alveolare e aiutano la respirazione. Non si replicano.
Gli pneumociti di tipo I ricoprono circa il 90% della superficie alveolare totale. Sono cellule piccole, sottili, le quali si sviluppano come un sottile film che ricopre la superficie dell’alveolo.
Gli pneumociti di tipo I aderiscono alla superficie dei vasi capillari tramite la membrana basale, permettendo la diffusione e lo scambio dei gas (ossigeno, anidride carbonica…).

2 – pneumociti di tipo II: costituiscono il 5% della parete alveolare, però rappresentano cellule di notevole importanza nella funzionalità del polmone, poiché sono responsabili della secrezione di una molecola essenziale per la respirazione, chiamata surfattante, necessaria per evitare il collasso dell’alveolo durante la respirazione.

Le condizioni patologiche, virali, possono causare una brusca e rapida caduta nella produzione di surfattante, che genera il collasso respiratorio degli alveoli, con pericolo immediato di vita. (Polmoniti da Covid-19).
L’alveolo è, quindi, una cavità dove arriva l’aria inspirata ricca in ossigeno e da dove parte l’aria ricca di anidride carbonica da espirare; la sua parete è costituita da tre tipi diversi di cellule: pneumociti tipo 1, pneumociti tipo II, macrofagi.

MACROFAGI e VITAMINA D
Concentriamo la nostra attenzione sui macrofagi.
I macrofagi alveolari svolgono un ruolo di difesa nella ricerca di microbi come virus, batteri, funghi, micro particelle sospese nell’aria, molecole contenute nel fumo di sigaretta, inquinanti ambientali inalati come silice, amianto …
I macrofagi collocati sulla parete degli alveoli polmonare si attivano quando arrivano i virus.
Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato il ruolo della vitamina D nella attivazione del sistema immunitario, in particolare all’interno dei macrofagi, attivi su tutto l’organismo, polmone compreso. Sono ricerche pubblicate nel 2020 , quindi molto attuali.

Una ricerca ha presentato in particolare il ruolo della vitamina D nell’artrite reumatoide, patologia autoimmunitaria :
Vitamin D, Autoimmune Disease and Rheumatoid Arthritis – Stephanie R. Harrison, (2020)
( invito a leggere la slide allegata a questo testo).

In questa ricerca è stata descritta l’azione immuno modulatrice della vitamina D all’interno dei macrofagi:
il macrofago ha il potere di trasformare la vitamina D2 in vitamina D3, forma attiva.
Seguiamo la sequenza, che ho caratterizzato con lettere poste sulla slide per una migliore legenda :

A – le particelle microbiche (PAMPs acronimo inglese Pathogen Associated Molecular Patterns), o chimiche come LPS (lipopolisaccaride molecola derivata dai batteri Gram negativi del microbiota intestinale e polmonare, GUT-LUNG AXIS ) possono aggredire le cellule, perché sono antigeni cioè sono molecole estranee al corpo umano.

B – all’interno dei macrofagi la vitamina D3 si unisce al suo recettore VRD per essere veicolata sul DNA CELLULARE, dove svolge una funzione genomica (modulazione dei geni, DNA, ubicati nei cromosomi del nucleo cellulare) , bloccando i recettori (proteine) TLR posti sulla membrana cellulare per PAMPs e LPS, che non possono quindi svolgere azione aggressiva sulla cellula.

C – la vitamina D3 con la sua azione genomica interviene nella produzione di citochine, proteine infiammatorie: IL-1; IL.6; TNF-alfa: la triade infiammatoria.

CONCLUSIONI
Una carenza di vitamina D può essere fattore di patologia per artrite reumatoide.
Patologia autoimmunitaria, balzata nella cronaca di questi giorni per la sperimentazione del farmaco nei soggetti colpiti da Covid-19.
Con questa presentazione dapprima sul ruolo dei macrofagi alveolari, sulla anatomia degli alveoli, e poi sul ruolo della vitamina D sui macrofagi e sul sistema immunitario non desidero arrivare ad alcuna conclusione.
Ho desiderato realizzare una riflessione, per un contributo ad un confronto di esperienza professionale e di conoscenza scientifica.

La scienza procede con umiltà creativa.
PS: riscontro una azione simile tra la vitamina D e il farmaco utilizzato per la terapia dell’ artrite reumatoide, e sperimentato nella terapia per Covid-19.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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