SE PENSAVAMO che quel sapore casareccio di “topa” stile anni ’70 che trovavamo nei film di Lino Banfi che sbirciava la Fenech sotto la doccia fosse finito, ci sbagliavamo di grosso.
Un mercato disperato costringe la Unieuro ad uno spot che se ne frega del bon ton in nome di un pubblico di bocca buona, forse lo stesso che accetta tutte le cacate politiche che gli vengono affibbiate di questi tempi.
Così vediamo la pubblicità del Black Friday con lei a letto (per la cronaca Rosa Caracciolo, ovvero l’attrice porno ungherese Ròzsa Tassi) che con l’aria sognante di chi ha avuto una bella nottata declama: Quest’anno a Unieruro Il black Friday arriva prima!
E’ a questo punto che compare da sotto le lenzuola (chissà dove era) lui, Rocco Siffredi che maliziosamente dice: Sì, ma dura di più… molto di più.
E con estrema raffinatezza lo spot si conclude: il black friday più lungo della nostra storia.
Non c’è niente da fare e bisogna prenderne atto: inutile predicare il bon ton, il politically correct, e tutte quelle considerazioni che credevamo parte di una società evoluta.
Siamo ancora ai film pecorecci anni ’70 come Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda, Giovannona coscia lunga disonorata con onore, La pretora, La moglie in vacanza l’amante in città e La poliziotta fa carriera.
Del resto oramai non si parla più alla testa e nemmeno alla pancia… ma ai coglioni!