Alò Ghinelli, alò se nessuno te lo dice, te lo dico da l’Ortica, sei un sindaco assessore alla Cultura anti Par Condicio. Un tipo di parità di accesso di cui ci sarebbe un effettivo bisogno nel tu’ Palazzo, vista la grande manica larga invalsa in Comune verso l’editoria e il braccino piuttosto grifagno e rapace sui costi conseguenti ad un altro tipo di Pubblicazioni. E mi/ti spiego:
Non passa giorno e se ne passa uno poi lo recuperi, che non stai a presentare un romanzo o a presenziare alla presentazione di una autobiografia e il relativo autore di un libro di memorie.
Non saprei dire ma me lo sono domandato, se l’Ordinamento degli Enti Locali italiani sia cambiato, oppure sia stato riformato lo Statuto Comunale, ma da un po’ di tempo sembra che il Palazzo Comunale non sia più la sede del governo ma lo scaffale di una libreria. E sembra che tu non faccia altro: Sei più assessore alla Cultura che sindaco e sei più presentatore e mèntore di scrittori, vecchi/novelli o esordienti/esorditi, che assessore alla Cultura. Sei un costante consiglio per l’acquisto editoriale!
Questa tua attività a tempo pieno va anche bene e da ridire ci trovo niente di male. Ci mancherebbe! Disse qualcuno che la cultura non dà da mangiare ma se a te dà da governare, meglio.
Però, senti una cosa…bisogna, giunto che sei a un tale livello di esagerazione, che tu prenda in considerazione l’opportunità di introdurre una Par Condicio.
Sai tra chi? Te lo dico:
tra le coppie che editano all’Albo Pretorio la Pubblicazione del loro Matrimonio e poi scelgono il Comune come location dei loro Fiori d’Arancio, presentando il loro nuovo stato civile nella cornice a pagamento salato di uno dei prestigiosamente begli ambienti di Palazzo Cavallo e…e chi se non le Case Editrici e i relativi autori che gratuitamente inviti a nozze o ospiti in Comune.
Sindaco, mio bello assessore alla Cultura, fai un attimino mente locale su cosa accomuna un libro e un matrimonio: sono un parto tanto un romanzo quanto un matrimonio e sono un prodotto sia una autobiografia quanto un amore convolato a nozze.
Ma il libro non lo fai pagare mentre le nozze, sì.
A ‘sto punto ci vuole una Par Condicio. Visto che esageri nel concedere gratuitamente da una parte e a far pagare esageratamente dall’altra.
Alò, tatino, ci vuole la Par Condicio:
E se non te la suggerisce la tua sensibilità di assessore alla Cultura e neanche l’opposizione si sente sensibilizzata sulla materia, te la domando dall’Ortica.
Continua pure a trasformare il Comune nello scaffale di una libreria ma almeno concedi un pari diritto di accesso gratuito agli autori di altre Pubblicazioni, quelle che editano i Fiori d’Arancio. O, perlomeno, falli pagare meno. E per giove.
Il prossimo volume che presenti o a cui presenzi qual è? Se almeno il libro ti dà da governare, allora forza…dacci un’ ennesima soluzione editoriale per le nostre serate invernali.