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Arezzo – L’estate 2017 sarà quella di “Back to The Future”

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E dopo Back in Time arriva Back to The Future (Ritorno al Futuro). L’Assessore Comanducci ha già chiaro il progetto 2017 e ce lo anticipa per i lettori di l’Ortica! Si tratterà sostanzialmente di una copia di Back in Time rivolta al domani. In Fortezza piccole astronavi svolazzeranno come Taxi del futuro, mentre a terra sarà ricostruto un ambiente alla Blade Runner dal quale sarà difficile uscire vivi. All’Anfitearo, invece, saranno parcheggiate due grandi astronavi capaci di sollevarsi da terra fino a venti metri e di trasportare anche 25 passeggeri alla volta. In cabina di pilotaggio dei due mezzi siederanno gli stessi assessori Comanducci e Gamurrini, opportunamente fasciati in apposite tutine verdi ragheno. La sorpresa maggiore sarà però quella del Prato, dove per i più piccoli verrà allestito un ambiente “Mork e Mindy”, mentre per gli adulti sarà riprotta a grandezza naturale (?) l’astronave di Star Trek, con tanto di personaggi protagonisti della nota serie TV (quelli ancora vivi).

Molte altre saranno le iniziative collaterali, tra le quali spiccano le lezioni di futurismo tenute da Pierluigi Rossi nel Palazzo di Fraternita e l’angolo Back in Time in piazza della Badia, con tanto di tenda vissuta giorno e notte da una coppia di sfrattati, per i nostalgici dell’estate 2016.

Naturalmente in via Margaritone e nella parte alta del Corso Italia saranno presenti tristi banchini presso i quali si potrà acuistare paccottiglia dedicata al futuro.

Il centro di attrazione principale sarà però Piazza Grande, dove non mancherà la gastronomia di strada internazionale con Wurstel, Salsicce, Stinchi e patate. In questo caso niente a che vedere con il futuro, ma molto con il presente…

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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