Oh zanzara,
delicato strumento d’insonnia, con che *arte* ci rovini
la poesia delle sere d’estate.
Piccola vampira in miniatura, forse sei solo un promemoria che la perfezione
non è concessa nemmeno al cielo…
Dimmi, dimmi: che utilità hai?
Senza la tua esistenza,
i volatili si nutrirebbero ugualmente bene.
Ci rovini la notte, già rovente di suo,
e tiri fuori – ronzando nel buio – il peggio di noi.
Nessuno ha più nemici di te.
Vorrei una bacchetta magica
per trasferirti su un altro pianeta!